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Un “Benvenuto Granata” a: Giovanni Pasquale.

Creato il 31 agosto 2013 da Maurocanavese @Maurone

Nel calcio può succedere sempre di tutto, specie in fase di calciomercato, se poi parliamo del Toro anche l’imponderabile è una eventualità che si può manifestare in tutta la sua portata. Così Andrea Dossena è stato clamorosamente bocciato dopo le visite mediche di rito, per un problema di infortunio agli adduttori, e la società si è precipitosamente ributtata sul mercato, ottenendo dall’Udinese il prestito di Giovanni Pasquale, vecchio pallino della dirigenza, e di Ventura, da almeno due stagioni.
Giovanni+Pasquale
Giovanni è nato a Venaria il 5 gennaio 1982, e pur essendo quindi un ragazzo di casa, e simpatizzante per il Toro, cresce, un po’ come successe a Jimmi Fontana, inizialmente nelle giovanili della Juventus, per poi passare al vivaio della Pro Vercelli e infine nella primavera dell’Inter. Proprio con i giovani nerazzurri allenati da Corrado Verdelli nella stagione 2001/02, vince prima il “torneo di Viareggio” battendo in finale per 2-1 il Toro (in cui giocavano tra gli altri Balzaretti, Marchetti, Quagliarella, Mantovani e Martinelli) e poi il campionato nazionale di categoria, battendo in finale questa volta l’Atalanta, sempre per 2-1, grazie ai gol di due altri giocatori destinati ad una lunga e proficua carriera, Goran Pandev e Obafemi Martins. Dalla stagione successiva è aggregato alla prima squadra meneghina dove trova molto spazio grazie alla fiducia che in lui ripone l’allenatore, l’argentino Hèctor Cuper, debuttando in serie A il 6 Ottobre 2002 nella vittoriosa trasferta per 1-4 a Piacenza.
Giovanni rimane in nerazzurro fino al gennaio 2005, collezionando tra campionato, coppe nazionali ed internazionali, 57 presenze senza reti, non rientrando più nei progetti della nuova era Mancini; passa quindi al Siena dove colleziona 14 presenze e dà una grossa mano alla salvezza del club toscano giunto 15° a fine stagione.
La stagione 2005/06 lo vede invece protagonista con la casacca del Parma, che con Mario Beretta in panchina e con i verdetti di “Calciopoli”, riesce a centrare il settimo posto e la qualificazione in Europa League; per Giovanni 22 presenze in campioanto e 2 in Coppa Italia, prima di salutare di nuovo in estate ed accasarsi questa volta al Livorno. Le due stagioni passate con i Labronici sono finalmente vissute da vero titolare, con alterne fortune, nella prima stagione infatti i toscani centrano un buon 11° posto in campionato e i sedicesimi di finale di Coppa Uefa, mentre la stagione seguente la squadra, altamente indebolita, arriva ultima e retrocede (a dare la matematica retrocessione ci pensò il Toro che sconfisse all’Armando Picchi, con un gol di Rosina, i padroni di casa e salvandosi a sua volta). L’esperienza con il Livorno si chiuse quindi con 74 presenze in competizioni ufficiali. Nell’estate 2008 si apre la sua lunga esperienza con l’Udinese, che lo porta finalmente a segnare il suo primo gol tra i professionisti il primo Marzo 2009 nella vittoria casalinga contro il Lecce per 2-0; anche se è da incorniciare la serata del 4 Ottobre 2012, quando nel secondo turno della fase a gironi dell’Europa League, realizza con un gran sinistro da fuori area il gol della storica vittoria dei friulani ad Anfield Road, il mitico stadio del Liverpool. Anche con l’arrivo di Guidolin in panchina e di diversi giocatori di grande qualità nel suo ruolo, come ad esempio Armero, rimane una importante pedina nella rosa delle “zebrette”. Scendendo in campo in questi ultimi giorni, sia nella partita persa a Roma contro la Lazio che nella trasferta di Liberec dei preliminari di Europa League, Giovanni è arrivato a toccare le 137 presenze e 5 gol con l’Udinese nelle varie competizioni.

Tra il 2002 e il 2004 ha giocato 5 volte con l’Under 21; inoltre è stato convocato da Trapattoni nell’aprile 2003 per un match della nazionale maggiore contro la Svizzera, ma non ha giocato.

Pasquale ha giocato nella sua carriera per lo più come terzino sinistro nella difesa a 4, ma sia a Livorno che ad Udine ha ricoperto anche la funzione di esterno mancino a centrocampo. Sa essere intraprendente e continuo dal punto di vista fisico, come marcatore forse patisce un po’ i dirimpettai con spiccate doti d’attacco, mentre si trova più a suo agio con gli esterni che devono partire, come lui, dalle retrovie. In sostanza ha forse più affidabilità di Dossena, che sfortuna a parte, ha dato il meglio di sè già da un paio di stagioni. Intanto ventura lo ha già convocato per la sfida di domani sera Bergamo; segno che della sua presenza in rosa c’è bisogno come il pane, ma questo si sapeva di sicuro.

Facendo ora i debiti scongiuri… Benvenuto Giovanni e FORZA VECCHIO CUORE GRANATA!!!



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