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Un borghese piccolo piccolo - Mario Monicelli (1977)

Creato il 15 settembre 2010 da Lakehurst
Un impiegato del ministero (Sordi) piuttosto possessivo e maschilista, gonfio d'orgoglio, piccoloborghese e dalla figura titanica che pesa fortemente sulla famiglia creando la vita del figlio (Vincenzo Crocitti, che in una parte seria mi fa morire dal ridere) a propria immagine cerca di far entrare il suo unicogenito nello stesso ministero. Non si pensi male, Sordi interpreta un personaggio rico di difetti, ma tutto ciò che fa lo fa per un sincero ed enorme amore per il figlio, di cui è orgogliosissimo per il diploma in ragioneria e per il quale è disposto ad ogni sacrificio (entrerà nella massoneria solo per potergli dare una chance in più)... purtroppo il giorno dell'esame il figlio rimarrà ucciso in uno scontro a fuoco durante una rapina, la moglie di Sordi apprenderà la notizia dalla televisione e rimarrà sotto shock, incapace di muoversi e provvedere a se stessa; Sordi stesso cadrà in depressione, ma continuerà a collaborare con la polizia. Quando finalmente riuscirà a trovare il colpevole non avvertirà le autorità, semplicemente se lo rapisce per conto suo e lo porterà in una catapecchia fuori città. Anche lui non ha la minima idea di cosa farsene, ma il rapito morirà accidentalmente...
Film nerissimo di Monicelli assolutamete lontano dai torture movie odierni, non vi è vera e propria vendetta, non vi è tortura, è solo un uomo inadeguato ad affrontare ciò che gli è successo che agisce a caso senza avere idea sul da farsi. Il film però rimane sempre ironicissimo (la scena delle prove iniziatiche alla massoneria sono stupende), cinico oltre ogni dire a volte esagerando non poco (tutta la scena nel cimitero o il finale), talvolta invece si permette delicati tocchi di classe (come nella scena dell'assassinio, che avviene per caso, quasi senza che nessuno se ne accorga, neppure Sordi). Il film vuole essere una disincantata dichiarazione di morte di un cinema (quello della commedia all'italiana) impossibile da portare avanti perchè è la società ad essere cambiata, se una volta i difetti degli italiani potevano essere usati come sfottò e rendere simpatica una nazione, ora vengono visti come simatiche limitazioni di uomini di borgata che possomo prò trasformarsi in armi letali; la società è malata in modo irreversibile e non si ride più di lei in tono comprensivo, si ride per non piangere, per non pensarci.
Ottima l'interpretazione di Sordi, forse la migliore in assoluto (in effetti la fine dei 70 e l'inizio degli 80 rappresentano il suo periodo migliore da un punto di vista recitativo); peccato per la Winters, completamente sprecata, non dico che avesse bisogno di un personaggio migliore, ma almeno una battuta decente potevano dargliela.

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