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Un buon proposito per il 2014: sempre più libri!

Creato il 05 gennaio 2014 da Frailibri

Book-iPad-wallpaper-LibraryOrmai non stilo più liste di buoni propositi, tanto so che non le rispetterò. E nemmeno liste di desideri perché se poi a fine anno il bilancio pende in negativo un po’ rosico.
L’unica lista che posso fare è che quella dei libri che vorrei leggere, molti dei quali già stanno diligentemente impilati sul mio comodino, a darmi l’illusione che avrò tantissimo tempo libero per dedicarmi a una delle mie attività preferite. Vitali direi.

Ho comprato, come sempre, una montagna di libri e possederli mi dà un senso di sicurezza, il poter contare sempre su una nuova storia, una nuova scoperta, una nuova emozione, pronta lì per me, da scegliere, prendere e tuffarmici dentro.

Poco dopo Natale ho iniziato a leggere (e sono all’inizio della seconda parte in questo momento) Prima che tu mi tradisca di Antonella Lattanzi. Avevo partecipato tempo fa a una bellissima presentazione (di cui ho parlato qui) e avevo deciso di aspettare il momento propizio per leggere un libro che si annunciava perfetto. E finora non mi ha tradito. Anzi, credo che comprerò anche Devozione a questo punto.
Per rimanere sempre “in zona” (sarà l’anno degli scrittori pugliesi per me?), vorrei leggere il nuovo romanzo di
Mario Desiati, Il libro dell’amore proibito. Lui è uno scrittore che adoro, ho letto tanti suoi romanzi (uno è questo) e non mi ha mai deluso, anzi, mi ha sempre lasciato una forte emozione e un motivo per riflettere in quei suoi intrecci fra privato intenso e sociale importante.
Sul mio comodino anche il libro di Fausto Brizzi, autore che in realtà non frequento al cinema, ma che mi ha incuriosito moltissimo con questo nuovo romanzo Cento giorni di felicità. Sarà perché avevo letto Per dieci minuti di Chiara Gamberale e non ero rimasta pienamente soddisfatta (qui), perché la trama sembra forte e positiva o perché Einaudi Stile libero è per me ormai una garanzia, fatto sta che l’ho comprato e mi aspetta, con la sua bella ciambella morsicata e invitante in copertina.

E sempre di Einaudi Stile libero è Educazione siberiana di Nicolai Lilin, libro (dicono) unico nel suo genere, che come un pugno nello stomaco non lascia proprio indifferenti. E un’emozione forte e spiazzante, a inizio anno, ci vuole.

Un altro libro nella mia wishlist che ho sul comodino da un po’ è Stoner di John Williams, romanzo che mi incuriosisce, soprattutto nel capire come la storia di una vita più che piatta e monotona possa (e sono sicura che lo farà) appassionare grazie alla maestria di uno scrittore.

Nella mia lista di letture ci sono anche libri di scrittori che amo e che non hanno ancora finito di scrivere, o stanno iniziando adesso, romanzi che non vedo l’ora di leggere.
Aspetto il romanzo di Riccardo Gazzaniga che, pare, abbia già le idee più che chiare; non potrà vincere di nuovo il Calvino perché non sarà inedito, ma sarà all’altezza di qualunque altro prestigioso premio.
Sono curiosa di leggere Paolo Sortino, anche lui al lavoro, e lasciarmi stupire, dopo Elisabeth, dalla sua prosa corposa.
Aspetto la storia di un avvocato quarantenne livoroso depresso e misogino che gliene capitano nemmeno sto a dirvi quante come lo stesso autore di cui mi piace molto la “voce narrante”, Guglielmo Pispisa, anticipa su Facebook subito dopo la conclusione della prima stesura a mano (penso che lo intervisterò, se lui sarà d’accordo, sul metodo).
Spero che Nadia Terranova scriva un altro romanzo delicato e forte, che piace a ogni età e che per me sarà, come gli altri, una coccola e che Stefano Tofani, dopo L’ombelico di Adamo, ci prenda per mano e ci porti a conoscere realtà e personaggi dipinti così bene, con un occhio e uno stile che non in molti hanno, tanto da averne nostalgia.

Non oso immaginare, da qui a qualche mese (ma anche qualche minuto), quanto potrebbe allungarsi questa lista. E quanto mio marito inizi ad avere ragione sul fatto che se continuo a comprare libri rischiamo di sprofondare al piano di sotto.
Vedremo, fra un anno, se i buoni propositi di letture si saranno realizzati, se gli scrittori avranno concluso i loro romanzi e se il pavimento di casa mia avrà retto ancora sotto il peso della libreria.



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