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Un calcio alla crisi

Creato il 30 agosto 2013 da Ilnazionale @ilNazionale

astori30 AGOSTO – Per più di una settimana Cagliari ha avuto paura. La situazione di stasi all’indomani degli accordi fra società e Comune per quanto riguarda la questione stadio “S.Elia” sembrava avesse fatto precipitare nel baratro dell’incertezza la “barca” rossoblù, con fortissime ripercussioni su tutto il gruppo. La società ha brancolato nel buio: senza la firma della ormai arcinota convenzione tutto sembrava bloccato e la clamorosa idea di ritornare al vecchio “Is Arenas” – ora tristemente “smontato” pezzo per pezzo – per qualche giorno ha fomentato la rabbia e aumentato l’inquietudine dei tifosi.

Giovedì 22 agosto però le nubi sono state spazzate via da un vento benefico: la Giunta comunale di Cagliari ha approvato la delibera che regolarizza l’uso dell’impianto di via Amerigo Vespucci e la società di viale La Plaia dovrà versare un canone annuo di 120 mila euro. Il Comune del capoluogo dovrà di farsi carico di alcuni interventi strutturali fino a un massimo di 500 mila euro e la ditta incaricata avrà 60 giorni di tempo per eseguire tutti i lavori necessari. Il giorno dopo (23 agosto) è arrivata la firma della convenzione per l’utilizzo dello stadio, seguita in meno di ventiquattr’ore dalla consegna al Cagliari Calcio delle chiavi dello stadio. È tutto finito. L’ esilio triestino volge al termine, ma ora bisogna obbligatoriamente battere in velocità il tempo: l’obiettivo è infatti quello di riportare a casa i rossoblù – in uno stadio con capienza ridotta a 5 mila spettatori – per la gara contro la Sampdoria del 22 settembre. A tal proposito, è bene aggiungere che il match contro i blucerchiati molto probabilmente verrà posticipato per evitare problemi di ordine pubblico in concomitanza con la visita in Sardegna di Papa Francesco. In ogni caso, se le cose non dovessero mettersi per il verso giusto, la festa del Cagliari slitterebbe di una settimana, in occasione della partita contro l’Inter.

sant'elia

Naturalmente in questi giorni ci sarà da lavorare tanto. Mentre il Comune si occuperà dei lavori di risistemazione degli spogliatoi e della tribuna centrale, all’ardimentosa società spetterà il gravoso compito di sistemare le tribune amovibili e portare il “S.Elia” a una capienza di 16 mila spettatori. La corsa contro il tempo è partita.

Intanto, la migliore reazione è stata quella sul campo. Domenica 25 agosto si è consumata la prima giornata del campionato di Serie A e il Cagliari, seppur con qualche affanno, è riuscito a battere di misura (2 a 1) la tanto ostica Atalanta, dando così un calcio alla crisi degli ultimi giorni, di certo acuita dall’eliminazione in Coppa Italia per mano del Frosinone. Di fronte a un pubblico di pochi intimi e al cospetto del nobile striscione bergamasco IL TIFOSO CAGLIARITANO AVETE CALPESTATO – IL LORO CAMPIONATO A CASTEDDU VA GIOCATO” , la squadra ha espresso un gioco frizzante e intelligente, per certi tratti sterile, ma con ottimi fraseggi a centrocampo e alcuni spunti personali del bomber Marco Sau. Cabrera, autore del gol della vittoria, si è dimostrato il sostituto ideale di Cossu e Radja Nainggolan ha dato cuore e anima, snobbando qualsiasi voce di mercato e dimostrandosi un campione a tutti gli effetti. Il suo gol e le sue azioni danno pienamente ragione alle avance insistenti di questa estate delle big del campionato. L’unica nota dolente è stata la difesa. I continui svarioni fanno paura e la rete siglata dall’orobico Stendardo è stata determinata da inaccettabili leggerezze di tutto il reparto, portiere compreso. Chi invece ha dato prova di un’ottima condizione fisico – tecnica è stato Nicola Murru; classe 1994, il giovane terzino si è fatto trovare pronto su ogni pallone, anche se in certe occasioni ha pesato la sua poca esperienza da titolare. Il tempo e le occasioni di migliorare non gli mancheranno di certo.

Per quanto riguarda il mercato, quest’ultima settimana potrebbe essere decisiva per Davide Astori, “assente speciale” ieri sera e sempre più protagonista della telenovela va via oppure no?. Il difensore, corteggiato con insistenza dal Milan e dalla Roma, ha dichiarato, pur non disdegnando la piazza sarda, di essere intenzionato a fare nuove esperienze, ma i ben noti “capricci” del presidente Cellino – il Napoli ne sa qualcosa – potrebbero persuaderlo a non partire. Le novità last minute non mancheranno ed è necessario che il giocatore e tutto il gruppo restante non si lascino distrarre, mantenendosi concentrati su un campionato che potrebbe essere denso di soddisfazioni.

Un calcio alla crisi è stato sferrato,ora bisogna fare il resto.

Gianmarco Cossu

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