Un cartolaio ammette di non fare scontrini fiscali: caos e denunce.. Francesco, 16 anni, entra in una cartoleria per acquistare i fogli protocollo per il compito di italiano. “Lo scontino, prego” chiede al cartolaio che “indignato” gli risponde: “Vuoi lo scontrino fiscale? Il registratore di cassa è rotto. Ecco i tuoi 50 centesimi e fuori da qui”. Gli strappa i fogli di mano e lo caccia in malo modo dal negozio. Non succede a Cortina ma al quartiere Trieste di Roma.
Il ragazzo uscito dalla cartoleria ha chiamato il padre e gli ha raccontato dell’accaduto. “Vai a scuola, passo io più tardi al negozio” ha detto il papà. Poi, recatosi presso la cartoleria l’uomo, un’ex ufficiale della guardia di finanza che adesso lavora per la security di una grande impresa, ha chiesto spiegazioni al tabaccaio: “Ma lei quando ha un guasto al registratore di cassa annota sul registro dei corrispettivi le entrate delle vendite?”. Il negoziante sbotta nuovamente: “Io non ho nessun registro dei corrispettivi lei faccia il padre, vada a tagliare i capelli a quel ragazzaccio. Anzi, mi dia il nome. Voglio querelarla”. A quel punto la situazione si movimenta, il tabaccaio si piazza davanti alla porta del negozio, due avventori assistono sconcertati alla scena e il padre del ragazzo insinua: “Che fa, adesso mi vuole anche sequestrare?”. Poi chiede ai due avventori se sono disposti a testimoniare quanto accaduto ma loro si rifiutano. A quel punto il tabaccaio in un accesso d’ira urla: “Fuori di qui mi lasci lavorare!”
Il papà di Francesco ha ovviamente denunciato l’esercizio commerciale alla Guardia di Finanza, lamentando anche gli insulti. Per il titolare della cartoleria scatterà probabilmente un accertamento fiscale. Resta comunque l’assurdità di un adolescente cacciato via per aver chiesto uno scontrino.
Foto da Wikimedia Commons
losangelinews.wordpress@gmail.com