Inutile perdere tempo sul 3%, quello di cui ha bisogno l’Italia per riprendersi non è lo sforamento dello stupido rapporto debito-PIL, ma un vero e proprio cataclisma economico scrivono Alesina e Giavazzi i due economisti americanomorfi che con i loro interventi diretti sulla stampa, hanno fondato una vera e propria “scuola”. Sono pochi 10 mld, c’è bisogno di un taglio delle tasse di almeno 50 miliardi bilanciato da un robusto pari taglio della spesa pubblica sostengono, cui bisogna aggiungere una “coraggiosa riforma del lavoro” per riprendersi. Quando l’Italia chiese di entrare nell’euro assunse l’impegno di ridurre il debito ed invece, dal 1999 al 2007 anno precedente l’inizio della crisi, la spesa pubblica nonostante una favorevole congiuntura per minore incidenza degli interessi, è continuata a crescere contrariamente a quanto è accaduto in Germania cui fu concesso di sforare in cambio di riforme incisive. Quindi concludono, il vincolo del 3% è di per sé una regola stupida, ma si è dimostrato anche il solo argine efficace perché l’ipertrofica spesa pubblica italiana non si espandesse all’infinito.
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Un cataclisma economico si prepara contro l’ipertrofia da spesa pubblica
Creato il 06 aprile 2014 da Blogaccio @blogaccioBlogI suoi ultimi articoli
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