Frankenstein Junior, Mtv, ore 23,30.
Dio mio, come si fa a non voler bene a questo film? Raffinato e ultrapopolare, squisito e ultraplebeo. Mel Brooks, qui al suo migliore lavoro di sempre, nel 1974 ci riversa dentro una intelligenza inaudita, affetto profondo per il vecchio cinema e un talento comico, abrasivo e disincantato che gli viene dalla sua appartenenza alla cultura yiddish. Il postmoderno incomincia (anche) da qui, da questo Frankenstein Junior che è puro, iperconsapevole metacinema, voluto assemblaggio di citazioni cineletterarie, repertorio di stilemi e format narrativi del passato, di ogni passato. Nel riscrivere l’eterna storia di Frankenstein e del suo caro mostro, Brooks tiene d’occhio soprattutto i film anni Trenta di James Whale (regista gay la cui ultima parte di vita è ricostruita nel bellissimo Demoni e dei), e l’omaggio filologico arriva al punto di usarne alcune scenografie. Bianco e nero, ovvio, sennò dove va a finire l’operazione nostalgia. Anno 1900. Frederick è il nipote del maledetto barone Frankenstein, e di lui e dei suoi foilli e titanici esperimenti non ha mai voluto sapere. Solo che se ne ritrova unico erede, finisce nel suo truce castello transilvanico-rumeno, ne ritrova gli appunti su come dare vita a una creatura assemblando pezzi anatomici, cervello compreso, e infondendogli con scariche elettriche l’energia vitale. Naturalmente dovrà darsi da fare e, in un laboratorio tutto scosse, fulmini, fumi e alambicchi, cercare di realizzare il sogno dello zio. Ci riuscirà. Ma qui siamo dalle parti della commedia, e anche della farsa, e tutto è virato sul ridere. Il goffo Frederick (un adorabile Gene Wilder), il suo aiutante strabico (Marty Feldman, indimenticabile), l’amante dello zio e altre figure e figurine, tutti insieme fragorosamente a comporre una esagitata corte al castello baronale. Il mostro nasce, ma creerà qualche casino in giro per il villaggio, si rivelerà un amante strepitoso (e allusioni e lazzi sulle misure abbondano), poi tutto si sistemerà con uno scambio di organi che farà la felicità di più persone. Si ride e straride, davanti a una messinscena di raffinatezza e consapevolezza stupefacenti, battute che incantano e che sembrano arrivare dal genio di Ernst Lubitsch. In controluce si intravede anche l’omaggio dell’ebreo newyorkese Mel Brooks all’ebraismo del centro ed est Europa, quello degli shetl, delle leggende yiddish, del Golem. E il viaggio del protagonista Frederick dall’America all’avita Romania è anche il ritorno simbolico, e non solo, di Brooks alle radici.
Magazine Cinema
Un classico del cinema stasera in tv: FRANKENSTEIN JUNIOR (sab. 7 giu. 2014)
Creato il 07 giugno 2014 da LuigilocatelliPotrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Gli scienziati più pazzi della storia del cinema. Guarda la gallery!
Lo scienziato pazzo, un personaggio tra i più noti e riusciti della storia del cinema! Uomini devoti solo alla scienza, rinchiusi in castelli o sinistre... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
FilmSocialClub al Filmstudio di Roma
Si tiene a Roma da domani al 28 febbraio, presso lo storico spazio del Filmstudio a Trastevere, Filmsocialclub, rassegna di cinema e musica elettronica, percors... Leggere il seguito
Da Eva Gatti
CINEMA, EVENTI -
FilmSocialClub: da domani al 28 febbraio al Filmstudio di Roma
Cinema, Musica e incontri verso il pubblico del futuro. Proiezioni e performance di musica elettronica. Dialoghi su Nouvelle Vague e Avanguardia Musicale. Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
L'alba delle serie viventi - le novità tv 2015
Condividi Tira aria di novità all'interno del panorama televisivo americano. Con serie storiche come Breaking Bad, Sons of Anarchy e Mad Men che hanno chiuso i... Leggere il seguito
Da Cannibal Kid
CULTURA -
Haruko chōjō genshō kenkyūjo (春子超常現象研究所, Haruko's Paranormal Laboratory)
. Regia, soggetto e sceneggiatura: Lisa Takeba. Fotografia: Shu G. Momose. Montaggio: Nishimura Yoshihiro. Musica: Fujinaga Kentarō. Leggere il seguito
Da Makoto
CINEMA, CULTURA -
Buon Compleanno Gene Hackman!
Nato il 30 gennaio 1930 e vincitore di 2 premi Oscar, Gene Hackman compie oggi 85 anni. Sulla scena fin dal 1961, è noto per aver dato vita a grandi personaggi... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA
I suoi ultimi articoli
-
Film stasera in tv: IN GOOD COMPANY (merc. 23 marzo 2016, tv in chiaro)
-
Un film raro stasera in tv: UN URLO NELLA NOTTE (merc. 23 marzo 2016, tv in chiaro)
-
Film stasera in prima tv: WHAT IF (merc. 23 marzo 2016, tv in chiaro)
-
Film-doc stasera in tv: SUL VULCANO (merc. 23 marzo 2016, tv in chiaro)