Il coccio inciso in lingua Tamil Brahmi
Una scritta Tamil Brahmi è stata ritrovata su un coccio rinvenuto nella zona di Khor Rori, in Oman. La scritta recita "Nantai kiran" ed è stata datata al I secolo d.C.. Questa scritta apre un capitolo nuovo nella comprensione del commercio marittimo dei paesi dell'Oceano Indiano.Il reperto è stato ritrovato dalla Missione Italiana in Oman (IMTO), durante il secondo scavo archeologico nella zona di Khor Rori, nel 2006, nella zona residenziale della città di Sumhuram. Faceva parte di un coperchio realizzato riutilizzando la spalla di un'anfora. Lungo il crinale esterno sono visibili tracce di fuliggine che fanno pensare ad un suo uso come coperchio di una pentola.
Il coccio giaceva in uno strato con altri pezzi di ceramica ed ossa animali, in un livello che corrisponde ad una delle fasi più importanti della costruzione della città, databile al I secolo d.C.
La scritta "Nantai Kiran" è un nome personale. "Nantai" è un suffisso onorifico utilizzato per una persona anziana. "Kiran" potrebbe essere un nome proprio. Più di 20 poeti dell'età Tamil Sangan (III secolo a.C. - III secolo d.C.) hanno Kiran come parte del nome personale. Il pezzo di coperchio ritrovato, pertanto, potrebbe essere appartenuto ad un commerciante di una certa importanza nella locale comunità commerciale. La regione in questione era nota per il commercio dell'incenso e dei cavalli e gli scavi dell'Università di Pisa hanno confermato il legame tra Sumhuram con l'antica rotta dell'incenso e con i regni dell'Arabia meridionale.
L'importanza di Khor Rori poggiava sul fatto che si trattava di un'importante città portuale pre-islamica sull'Oceano Indiano, crocevia degli scambi tra il Mediterraneo e l'India. Il porto di Sumhuram risale al III secolo circa a.C.