Sarà che andare dal dentista è diventato sempre più un onere economicamente molto 'doloroso' - nonostante le anestesie del caso -
il fatto è che proprio dal settore odontoiatrico arrivano in continuazione notizie che lasciano sperare alla soluzione definitiva del 'problema denti'! L'ultima sarebbe quella di
un collutorio basato su un batterio Ogm in grado di rendere la carie solo un ricordo. Se si considera che
nuove ricerche presentate recentemente promettono di far ricrescere i denti negli adulti, si comprende come per il settore odontoiatrico si preparino anni di grossi cambiamenti.
Il nuovo collutorio è stato concepito all’University of Florida grazie ad un ricercatore, Jeffrey Hillman, che ha
modificato geneticamente il batterio responsabile della carie,
lo streptococco mutans,
in una forma tale da poter permanentemente impedire la malattia dentale. L’ultima versione del collutorio appare essere sicura e dall’efficacia testata anche nel lungo termine e con diete ricche di zuccheri. A rendere nota la notizia è stata la rivista
Infection and Immunity.
L’azione del collutorio messo a punto da Hillman, docente di biologia orale al University of Florida's College of Dentistry,
consiste sostanzialmente in una terapia sostitutiva del batterio responsabile della carie. Si tratta dello
Streptococco mutans, un batterio che si trova naturalmente nella nostra bocca, che attacca gli zuccheri presenti negli alimenti, con la conseguente formazione di acido lattico che, col tempo, distrugge lo smalto dentale, causando la carie. Hillman si è basato dunque sull’accettata teoria della carie causata dall’acido lattico ed ha condotto i suoi studi con l’intenzione di
creare un batterio Streptococco mutans che sia privo del gene responsabile della produzione dell’acido. Hillman ha testato il batterio sui
topi da laboratorio ed ha osservato che esso ha sovrastato lo streptococco mutans impedendone la colonizzazione della superficie del dente, anche quando l’animale veniva alimentato con cibi ricchi di zuccheri, che solitamente facilitano la vita del batterio cariogeno. Hillman ha precisato che il batterio è geneticamente stabile e dovrebbe essere sicuro per gli esseri umani. Inoltre esso sembra essere in grado di permanere sui denti.
Hillman insomma ritiene che questa sarà la soluzione contro la maggior parte delle carie dentali. Ammette che non si conosce il numero di carie provocate nel mondo dallo streptococco mutans, ma ritiene che dei 500 batteri circa presenti nella nostra bocca esso sia il maggior responsabile. Test clinici ulteriori contribuiranno a determinare se una sola applicazione possa essere sufficiente per una protezione vita natural durante. Gli studi proposti cominceranno entro il 2014 e coinvolgeranno adulti cui verrà chiesto di provare la soluzione liquida. Il passo più importante sarà l'applicazione del liquido sui bambini quando compaiono i loro primi denti. Essi vengono contaminati di solito dallo streptococco mutans della madre attraverso la saliva. Con il nuovo collutorio essi dovranno semplicemente recarsi dal dentista per l’applicazione, cosa che potranno fare anche ragazzi ed adulti.
Il nuovo collutorio potrebbe rappresentare una soluzione definitiva, oltre che per i bambini, anche per gli anziani e le persone immunodepresse. Il collutorio di Hillman però
non sostituirà mai l’uso spazzolino, in quanto, anche se la carie non si forma si avrà sempre l’accumulazione di placca. L'80% della popolazione mondiale è afflitta dalla carie. Solo negli
Stati Uniti ogni anno si spendono 60 miliardi di dollari in trattamenti anticarie, e il 55% degli americani "over 65" è senza denti. Si tratta di un fenomeno tipico dell'età moderna tant’è che si ritiene che lo streptococco mutans sia stato probabilmente innocuo fino a quando abbiamo cominciato ad assumere nella dieta grandi quantità di zucchero raffinato. Spazzolino, fluoro e filo interdentale ed altre soluzioni per l’igiene dentale non bastano, soprattutto quando non vengono usati in modo corretto. Le ricerche di Hillman hanno potuto godere per 20 anni dei finanziamenti del National Institute of Dental and Craniofacial Research ed hanno dato luogo alla registrazione di numerosi brevetti e licenze.