Il sogno si svolge nel passato, durante la guerra (…) In un piccolo paese, mio nonno è una persona molto importante. Abita al secondo piano di una casa con larghe finestre. Per qualche motivo è stato ferito. Nella casa con lui c’è una donna, forse sua moglie. Sotto si è radunata una piccola folla di curiosi come se stesse per accadere qualcosa. Il nonno si affaccia e spiega che ha un proiettile conficcato nella mascella e che ora lo estrarrà. Non c’è nessun medico che lo possa fare. Prende una pistola e si spara in bocca, attraverso la mascella. Il proiettile e una parte dei denti vengono espulsi dalla sua faccia e finiscono fuori dalla finestra, mentre la gente è molto sorpresa. È riuscito a liberarsi del proiettile anche se a costo di ferirsi ancora più gravemente. Sono meravigliato dal suo coraggio e dalla sua determinazione mentre guardo la sua faccia insanguinata (…) Penso di svegliarmi e di guardare l’ora sul cellulare sono le 44 e 4, penso che non significa niente (Mi sveglio veramente).