UN COLPO MAGISTRALE
Che sicuramente non è quella da tutti noi auspicata, che non è né nuova né ardita ma che scompagina e mette in crisi schieramenti.
Sotto il profilo puramente strategico un colpo magistrale.
Difficile per il centrodestra sarà spiegare perché non sostenere un moderato, il nervosismo oggi mal celato ne è un sintomo eclatante.
Tralascerei commenti sulla “zattera” pentastellata ormai divenuta caso da psicanalisti, la sindrome dell’uomo solo al comando, in cerca di trabocchetti nei quali far scivolare la sinistra più sinistra del PD sta mostrando il fianco.
L’erosione lenta della sua rappresentanza continua, un caso eclatante di suicidio politico.
Perfino i malpancisti professionisti di casa nostra, pronti a scagliarsi contro l’innaturale accordo con parte del centro destra, di fronte alle vicende greche hanno dovuto abdicare ed oggi tutti a convergere ed argomentare.
Risucchiati dalle tenebre i “vado non vado ” piddini, ancorati alle loro sedie con robuste catene d’acciaio, abili di fronte alle telecamere, timorosi ed inguardabili, (quando decidono di presentarvisi), alle assemblee nazionali del loro partito.
Nessuna battaglia è ancora stata vinta e l’elezione di una figura istituzionale di garanzia quale quella del Presidente della Repubblica è affare assai delicato.
Possiamo dunque ad oggi affermare che almeno un primo e non trascurabile risultato è stato ottenuto.