Magazine Informazione regionale

Un comitato per ricordare le vittime dei bombardamenti del 1943

Creato il 14 maggio 2012 da Ecodifoggia @ecodifoggia

di Vincenzo Saponaro

Un comitato per ricordare le vittime dei bombardamenti del 1943

Lo scalo ferroviario di Foggia

(Ecodifoggia.it) - Foggia: Il comitato per "un monumento in memoria delle vittime del '43 a Foggia" costituitosi il 26 aprile, ieri ha ufficialmente inaugurato e presentato alla cittadinanza la sua attività, il suo scopo. L'obiettivo, come dice il nome stesso, è quello di realizzare un monumento per ricordare le vittime della guerra, le vittime del'ingiustizia, vittime che non avevano colpe se non quella di trovarsi a Foggia durante quei caldissimi giorni dell'estate del 1943 quando gli aerei delle forze Alleate bombardarono pesantemente il suolo foggiano. Presieduto dallo scrittore e studioso della storia di Foggia Alberto Mangano, vice-presidenti Chiara Carpano - Alessandra Saponaro, tesoriere Salvatore Aiezza, segretario Tommaso Palermo, addetto alla comunicazione Renato Imbriani, è possibile contattarli per e-mail all'indirizzo [email protected] oppure sul gruppo Facebook che porta il nome del comitato ed è possibile effettuare donazioni a "Un monumento a ricordo delle vittime del 43 a Foggia2"  IBAN: IT65 H 05584 15702 000000001181.

Le cifre sui morti è uno dei dati poco chiari ancora oggi, «Tutti i testimoni parlano di enormi distruzioni e numerosissime vittime. Appena dopo la guerra secondo una valutazione sommaria si parlò di circa 20.000 morti. Nel 1954 un’indagine svolta dal Comune di Foggia, in occasione della posa della prima pietra della Cappella Ossario commemorativa al cimitero, calcolò 20.292 morti. Questa cifra in genere è la più citata anche se è frutto di una stima, il progetto di procedere ad un esatto conteggio dei corpi presenti nelle fosse comuni non venne portato a termine in quanto la Cappella venne completata solo 13 anni dopo, quando oramai era passato troppo tempo. Di contro  secondo l’ISTAT in provincia di Foggia ci sarebbero stati solo 607 morti per cause belliche e di questi solo 249 fino all’8 settembre...Il problema centrale, a nostro avviso è chiarire quale criterio abbia seguito il Comune di Foggia o il IX Corpo d’Armata a stabilire nel 1954 il numero delle vittime visto che l’indagine viene definita approssimativa ma il numero delle vittime è dato con assoluta precisione mentre è presumibile che questi calcoli siano stati fatti senza contare i corpi o consultare documenti ufficiali (anagrafe o verbali di sepoltura).  Il problema è dunque aperto e sarebbe doveroso stabilire una volta per tutte la verità storica soprattutto oggi in cui abbiamo l’esempio di Dresda dove una commissione ha verificato che le vittime accertate sarebbero solo 18.000 e non 50.000, 100.000 o addirittura 250.000 come si è detto per anni. Per quanto riguarda i danni al patrimonio immobiliare di Foggia i dati sono i seguenti: su 31.410 ne sono stati distrutti 9.025, gravemente danneggiati 10.674, giudicati inabitabili 2.533, danneggiati dall’occupazione alleata 1.504 per un totale di 23.736 vani pari al 75,56%. (dati Vigili del Fuoco-Genio Civile)» (da http://foggiainguerra.altervista.org)

Alla nostra città, indipendentemente dal numero esatto dei deceduti, manca un simbolo di quella tragedia, «L’Amministrazione della Città insignita nel 1959 con la Medaglia d’oro al valor civile e nel 2007 con la Medaglia d’oro al valor militare vuole ricordare i bombardamenti e troverà nel “Comitato a ricordo delle vittime del ’43 a Foggia” un significativo e positivo slancio operativo». Sottolinea il sindaco Mongelli a supporto dell'iniziativa. Secondo il primo cittadino la mobilitazione cittadina è essenziale: «Auspico che, attraverso il Comitato, quell’idea possa arricchirsi diventando davvero patrimonio dell’identità collettiva della città. D’altronde – conclude Mongelli – anche il conseguimento delle due Medaglie d’Oro è stato possibile con la mobilitazione dei cittadini che ha dato forza e anima popolare all’impegno delle istituzioni».


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog