Magazine Viaggi

Un compagno allegro è una carrozza in un viaggio a piedi

Creato il 14 giugno 2014 da Marika L

Oggi non vi darò indicazioni, non vi suggerirò il volo low cost di turno o un albergo pulito che costa poco. Oggi voglio metterci un pizzico di amore in più per parlarvi dell'altro lato della medaglia, quello che rende il viaggio unico e speciale. Sono una sentimentalona irrecuperabile quindi, per questa volta, vi parlo con il cuore in mano.

Oggi voglio parlarvi della mia carrozza.
Perché rende questo mondo strano e interessante ancora più speciale.

Quando si parla di viaggi, ci si concentra solo sulla destinazione, su quella cosa che a noi piace chiamare meta. Ma nessuno pensa mai a quanto sia ugualmente importante il compagno con cui la inseguiamo.
E' un pensiero che mi è venuto in mente poche sere fa, quando una delle mie migliori amiche mi ha detto che lei non riuscirebbe a reggere i ritmi che io adotto quando viaggio. Potrei mai darle torto?
Effettivamente, a volte, quando torno a casa dolorante dopo due giorni trascorsi a rincorrere più angoli possibili di una qualsiasi città europea penso che l'unica salvezza sia un letto e cento ore consecutive di sonno. Però, sotto sotto, sorrido sempre.
E c'è qualcuno che sorride con me.

Ogni viaggiatore ha i suoi ritmi, i suoi gusti e i suoi interessi e non esiste un viaggiatore migliore di un altro. Che siate backpackers, stimatori del lusso assoluto, fanatici dello shopping o dell'arte o della storia, non permettete mai a nessuno di giudicare il vostro modo di esplorare ciò che vi circonda. Non è detto che io, che davanti alle vetrine non ho né l'interesse e né il tempo materiale per fermarmi, sia migliore di un qualsiasi mio lettore, magari proprio tu che stai scorrendo questa pagina web, che invece fa di quelle vetrine lo scopo del suo viaggio.
Chi è che decide il modo in cui dobbiamo approcciarci al mondo? Nessuno.

Durante il weekend di #WeLevanto, io e i miei amici blogger abbiamo parlato tanto di questa strana cosa che io amo definire il passo del viaggiatore. Mi sono ritrovata in mezzo a persone meravigliose che camminavano all'unisono con me, fermandosi solo per immortalare i colori della Liguria. Quelle stesse persone che mi hanno fatta sentire a casa quando non si sono spaventate di fronte all'idea di dover visitare un paesino in nemmeno venti minuti, soltanto perché per noi, che facciamo di questa strana malattia chiamata viaggio la nostra filosofia di vita, la curiosità di vedere posti nuovi vince su tutto il resto.
Per questo io dico sempre che in vacanza, considerando il senso vero e proprio del termine, vado una volta l'anno, mentre nelle restanti occasioni io non mi rilasso. Io viaggio.

In questo sono estremamente fortunata.
Ho la fortuna di avere accanto una persona che, proprio come me, si fa tante domande e osserva i paesaggi che calpestiamo come un bambino osserva i regali sotto l'albero di Natale. Ho accanto una persona a cui non pesa mangiare qualche pezzo di sushi al volo poggiandosi su un muretto se abbiamo poco tempo perché "dobbiamo ancora vedere tante cose". Ho accanto una persona che non capisce nulla di fotografia, ma ogni tanto si guarda intorno per poi dire "qui c'è uno scorcio bellissimo". Ho accanto una persona che è in totale sincronia con me, come se fossimo due orologi che condividono le medesime lancette, perché ha fatto del viaggio il suo sogno. Ho accanto una persona che non conosce il razzismo, il colore della pelle, la diversità delle lingue e che quando meno me lo aspetto mi volto e sta cercando di instaurare una conversazione con il cubano o il giapponese di turno.
Ho la fortuna di poter condividere la mia più grande passione con la stessa persona con la quale condivido anche la vita al di fuori di essa.
Immaginate di intraprendere un viaggio con qualcuno che ha interessi totalmente opposti ai vostri, che mentre voi premete per assaggiare le specialità culinarie locali, lui è già dentro il primo ristorante italiano che incontra. Se anche voi preferite restare fedeli ai nostri piatti il problema non si porrà, ma se così non fosse.. Beh, sarebbe un problema, soprattutto in caso di viaggi molto brevi. Cercate viaggiatori che più o meno hanno le vostre medesime passioni, per evitare di limitarvi l'un l'altro. Così eviterete nervosismi e ricorderete una vacanza in linea con le vostre aspettative.

Questo è l'augurio che faccio ad ognuno di voi. Vi auguro di trovare la perfetta metà della mela con la quale condividere l'interesse per il viaggio, non importa che si tratti di un fidanzato, di una fidanzata, di un amico, di un familiare.
C'è solo una cosa che conta: che guardi il mondo con i vostri stessi occhi e lo calpesti con i vostri stessi passi.

Il più bello dei viaggi è quello che compiamo attraversando noi stessi.
Non dimenticatelo mai.

"Amo in te
l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.

Amo in te l'impossibile
ma non la disperazione."
Nazim Hikmet


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazine