Un complotto a voi stessi

Stiamo rasentando il ridicolo, signori miei. Neppure il peggior Paolo Guzzanti avrebbe saputo inventarsi di meglio tra rivelazioni di documenti top secret, Cia e non si sa cosa altro. Questa è l’immagine del governo che abbiamo: un esecutivo composto da persone dedite alla mistificazione (si, mistificazione) e alla giustificazione di tutto e del contrario di tutto. Wikileaks e polli, tanto per dire. O ancora, come nella migliore tradizione del teatro dell’assurdo, negare l’evidenza. E cioè che le immagini delle rovine di Pompei che cadono a pezzi non rappresentano chissà quale disegno eversivo improntato a screditare l’Italia bensì, più semplicemente, la fotografia di un triste lascito alle future generazioni. Per non parlare, ovviamente, della monnezza a Napoli e dello schifo al Nord, delle ragazzine fatte passare per nipoti eccellenti, dei premi istituiti ad hoc per fare contente le amiche degli amici. Se non ve ne siete accorti, il complotto c’è ed è opera vostra.