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Un concavo che allude a un convesso

Creato il 29 ottobre 2010 da Lucas
Un concavo che allude a un convesso
Cosa cambia l'uomo? O sono delle conversioni ideologiche e/o spirituali (da Damasco ad Arcore), o l'amore. Per restare in campo politico: guardate Fini da quando è innamorato della Tulliani.Il problema principale di Berlusconi è che, da troppo tempo ormai, non è più innamorato di qualcuno/a. Per vedere l'ultima volta ch'è stato innamorato, infatti, bisogna risalire ai tempi in cui corteggiava l'ex attrice ed ex moglie Veronica Lario. Se non ricordo male, egli andava a teatro a vederla e la tempestava di rose rosse dopo ogni spettacolo. La storia la conosciamo: Veronica cedette alle avances del Cavaliere, si sposarono ed ebbero tre figli.Da quando l'innamoramento di Berlusconi verso Veronica è finito egli, mi sembra, non abbia più avuto occasione di (ri)vivere simile esperienza.Questo per una ragione principale: si può essere o diventare innamorati di qualcuno/a solo se, dentro noi, sentiamo, percepiamo una sorta di vuoto di essere. Chi lo può riempire, colmare questo vuoto? La persona amata. La condizione per vivere l'esperienza dell'innamoramento è questa: sentire che dentro noi esiste uno spazio, un concavo che allude a un convesso (che attende un convesso), per raggiungere una pienezza d'essere prima inconcepibile e, di fatto, irraggiungibile veramente: solo la magica unione di due innamorati può considerarsi, a giusto titolo, bastante a se stessa.Chi è pieno di sé, chi si sente autosufficiente, chi si dichiara invincibile, chi non confessa mai alcuna debolezza interiore vera, insomma: chi è innamorato di sé non potrà mai vivere (o rivivere) questa esperienza unica, ineguagliabile.Proclamare, come fa Berlusconi, la propria autosufficienza ontologica è chiara patologia: l'essere umano, chiunque sia, è, per definizione, imperfetto, e su questa imperfezione fonda la sua vera natura. La malattia ontologica prevede varie gradazioni, ma i suoi vertici di pericolosità si raggiungono quando o si è troppo pieni di sé o di sé troppo vuoti. La normalità, la sanità ontologica (vorrei dire mentale) sta nel mezzo (o quasi: l'angolo giro dell'essere può essere più o meno esteso: la migliore condizione, per stare bene è stare tra i 200° e sotto i 300°¹. Angolo concavo dentro di noi, dunque, sufficiente autonomia, ma non pienezza di sé).Il problema di fondo è che, come tutte le malattie ontologiche, anche quella di Berlusconi è contagiosa: egli ha impestato molta gente con la propria sicumera, molti Sancho Panza che vivono nella luce riflessa della pazzia del loro Cavaliere Aberrante.
¹L'ideale, direte, sarebbe un angolo piatto (180°): due metà che si uniscono e saldano perfettamente. Ma l'ideale lo lascio all'idea, alle anime gemelle, ai pochi fortunati che lo vivono veramente.

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