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Un corpo da mamma

Da Mammeindifficoltà
In barba al gelo degli ultimi giorni -tanto qui le tortore continuano a nidificare imperterrite- è arrivata la primavera. E puntuale, come la bavosa di Bonolis, dopo le scorpacciate di cioccolato pasquali, arriva il PANICO tra le donne della prova costume, delle diete e quant'altro. Su facebook è tutto un pullulare di gruppi motivazionali, apro la home di Pinterest o Instagram e il feed mi rimanda un profluvio di foto motivazionali di workout. Ok, è fisiologico come il classico "non ho niente da mettermi stamattina" con l'armadio che non si chiude, però, davvero, vorrei fare una considerazione personale. Prendetela come tale, non vuole essere una "ramanzina", penso sia quasi impossibile sfuggire a periodi di naturale desiderio di fare "detox" fisico e di muoversi di più. E sono tutte cose buone e giuste. Mangiare sano e camminare tanto non ha mai ammazzato, al contrario delle magnate al Mac Donald's. Il problema secondo me è tutto in alcuni atteggiamenti con cui viviamo la cosa. Mi spiego: prendersi cura di sé, specie dopo un parto è qualcosa di salutare e benefico. Io dopo Costanza ho intrapreso con vero piacere un bel corso di hydrobike che mi piaceva un sacco, per esempio. Però rispetto a come ho vissuto il post partum di Lorenzo avevo una disposizione mentale completamente diversa e secondo me molto migliore che vorrei poter trasmettere a tutte, perché specie al primo figlio è  difficile, molto, accettare un corpo "diverso", in cui ci si sente estranee e non ci si riconosce allo specchio. Essendo poi il primo, si tende a vivere tutto come se fosse "definitivo", senza la consapevolezza che si torna -chi più chi meno- "come prima", ma con tempi diversi a seconda del metabolismo, delle attività e di mille variabili (se si allatta o meno, se torna il ciclo o meno e come reagisce l'organismo a tutto ciò).Partiamo dal principio: mi sono sposata in notevole sottopeso, ma era un sottopeso del tutto fisiologico. Non avevo mai fatto una dieta e infatti sono rimasta incinta subito. Pesavo 48 Kg (sono arrivata a 45, non trovo foto in cui ero secca da far paura, per fortuna) per 1.70 circa.estate 2005 996bgestate 2005 419In Cina e a Praga, esattamente 10 anni fa A fine gravidanza avevo preso 13 Kg e col parto ne persi pochini, se non ricordo male sui 5-6 massimo. Il restante iniziò a calare gradualmente ma molto, molto lentamente. Mi vedevo "gonfia" e come sformata: il mio minuscolo giro vita stile bustino ottocentesco era sparito, avevo un seno enorme per i miei canoni e delle braccia tornite, oltre ad un po' di ritenzione "da latte". Insomma, non ero un figurino, anche se da fuori passavo per "magra". Questo, unito ad altri problemi vari rese il mio post partum molto triste. Se passavo davanti ad una vetrina mi giravo istintivamente per non vedere l'immagine che rifletteva. Ho stretto i denti e ho cercato di concentrarmi sulle cose davvero importanti, anche perché l'allattamento era molto difficoltoso e mi prendeva buona parte delle energie della giornata. A 6 mesi spaccati mi tornò il ciclo e persi di colpo 2 Kg abbondanti senza far nulla e soprattutto notai che mi ero finalmente "sgonfiata". A svezzamento avviato pian piano il resto dei chili mi abbandonò e verso i 9 mesi dopo ero più o meno come prima. Il tutto senza sport o diete. Sono convinta che il corpo abbia una sorta di "memoria" e tende a tornare vicino al peso che si è avuto da ragazzine.La seconda volta presi sempre sui 12 Kg (di cui buona parte verso gli ultimi 2 mesi-mese e mezzo!) e mantenni 3-4 Kg in più per tutto il primo anno di vita della mia bimba. Volevo tornare in forma perché più che grassa o che, mi sentivo, dopo il parto -naturale stavolta- un po' acciaccata, tipo novantenne. Avevo camminato 2 settimane come un vecchio pistolero del West per la fase espulsiva un po' traumatica da quanto era stata veloce: il mio povero coccige era ammaccatissimo dal razzo che lo aveva attraversato. Così mi iscrissi a Hydrobike e devo dire che anche se breve (sui 3-4 mesi), l'attiità sportiva mi ha rimessa in sesto, e a giugno anche se con qualche Kg in più mi sentivo abbastanza a mio agio in spiaggia a correre dietro ai giochi di Lorenzo e spupazzarmi la piccoletta. Quello che però era davvero cambiato era il rapporto col mio corpo: non volevo più spasmodicamente "tornare come prima". Sapevo che sarebbe successo: quando e come lo lasciavo al corso delle cose, lo sport mi serviva per staccare la spina, rilassarmi e sentirmi più energica, stop. Non per sentirmi Gisele. E nemmeno aspiravo più a chissà quale perfezione estetica. Avevo acquisito un rispetto nuovo per quel corpo che mi aveva saputo portare due bellissimi bimbi sani, senza un cedimento e finalmente anche il tanto sognato parto fisiologico (anche se indotto). Insomma, se intravedevo qualche minimo rotolino ero più "tenera" nei suoi riguardi. Mi piaceva, anzi, sentirmi lievemente più morbidina, quasi a ribadire con orgoglio che ero una mamma. Una giovane donna scattante, ma sì, mamma fiera di esserlo. Ero felice, stavo bene con me stessa e in pace col mondo, il mio aspetto era veramente l'ultimo dei miei pensieri, ma stavolta in senso positivo. La mia serenità interiore si prendeva tutta la scena, scalzando i cm di girovita. Mi sono quasi crogiolata in quell'idillio così dolce, anche perché ho allattato oltre un anno, contro i 6 mesi scarsi della volta precedente.IMG_15962 anni fa - giugno 2.013 - 6 mesi dopo la nascita di CocoAl mio terzo test positivo avevo ancora quei 3-4 Kg in più. Ecco, sono stati letteralmente polverizzati da nausee e malanni continui del primo, terribile trimestre. Stavolta prendevo peso lentissimamente: con due bimbi piccoli ero sempre, in perenne movimento, uno sport a tempo pieno! A 41 settimane ero a solo +8,5: avevo persino perso un Kg l'ultimo mese, in un crescendo di reflusso e acidità insopportabili che mi facevano mangiare solo gallette di riso e poco altro.mare10513391_10152549012639547_617992669126002514_nAspettando Ale, a fine sesto mese. Sì ero stata in barca e ho il segno degli shortsDopo 5 mesi sono quasi più vicina al peso di prima delle gravidanze che a quello prima della terza. E, sembrerà strano, ma non mi fa nemmeno così piacere. Mi vedo più prosciugata e stanca che "magra". Il mio viso è meno radioso e le ossa si sentono in un modo...boh, non bello ecco.Per quanto passi fasi "ommiodio che mostro" o di minimo autocompiacimento, la lezione che mi ha dato  la maternità è stata per me preziosissima: amo molto di più quello che sono, non aspiro a modificare le mie gambe non abbastanza sottili o quel filo di pancetta. Quando mi guardo, penso senza retorica o buonismo: "hey, hai visto tempi migliori, ma sei in gamba". Abbiamo subito un processo fisico e mentale straordinario ma delicato per nove mesi, poi il travaglio o un'operazione. Abbiamo rinunciato ad affettati-carbonara-tiramisù-vinello, adesso abbiamo tutto il diritto di riprenderci e di rilassarci. Chissene frega se Lola Ponche è in tacchi a spillo due giorni dopo aver sfornato o Michelle Hunziker fa shopping a Londra o la ministra X decide le sorti del mondo. Peggio per loro. Non rompessero alle donne normali: io ok, non esco in pigiama coi pupazzi e rivendico il diritto ad essere femminile e frivola come ben detto su 50 sfumature di mamma (io sono svampita pure senza tacchi a spillo, vedi un po', ve ne parlerò prestissimo), ma nemmeno voglio l'ennesima ansia da prestazione. Preferisco (per quanto ci sia senz'altro una punta di furbizia pubblicitaria) il messaggio lanciato da Rachel Hollis su Instagram ripreso da Huffington Post e godermi i miei figli e la nuova "me", che tanto il tempo vola. Allora, sia che siate mamme pigre come la sottoscritta, sia che vi sfondiate di yoga-pilates-boxe in palestra, sia che non rinunciate ad indulgere al mattino in una colazione mega o che centelliniate le calorie, fatelo pure, fate benissimo in entrambi i casi, finché vi fa stare meglio. [Tweet "Una mamma non deve somigliare a nessuna icona, se non a sé stessa"].E voi, com'è cambiato il vostro rapporto con il corpo dopo la gravidanza?

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