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Macbeth
(UK, Francia, USA 2015)
Regia: Justin Kurzel
Sceneggiatura: Jacob Koskoff, Michael Lesslie, Todd Louiso
Tratto dall'opera teatrale di: William Shakespeare
Cast: Michael Fassbender, Marion Cotillard, Sean Harris, Paddy Considine, David Thewlis, Elizabeth Debicki
Genere: tragico
Se ti piace guarda anche: Valhalla Rising, Coriolanus, Vikings, Game of Thrones
Guardando il film Macbeth, che riprende con estrema fedeltà i dialoghi scritti da Shakespeare nel 1600, ogni volta che qualche personaggio apre bocca, mi è venuta voglia di gridare: “Ma parla come mangi!”.
Non è certo la prima volta che al cinema si sentono le parole del Bardo riprese pari pari. Nel caso di Romeo + Juliet di Baz Luhrmann i vecchi dialoghi trasportati in un contesto moderno, o meglio post-moderno, creavano però uno splendido effetto straniante. Discorso simile per il curioso, seppure non altrettanto riuscito, adattamento di Joss Whedon di Molto rumore per nulla.
Oltre alle parole di Shakespeare, Macbeth riprende in maniera accurata anche le ambientazioni storiche e viene quindi da chiedersi se ci fosse effettivamente necessità di una versione “nuova”, anche se sarebbe meglio definirla l'ennesima versione classica, della celebre tragedia, oppure se ce n'era bisogno quanto di un nuovo film sui Fantastici 4.
La scena iniziale lascia ben sperare. Per quanto girata con un'epicità a metà strada tra i Wachowski e uno spot della Nike anni '90, fa immaginare di trovarsi di fronte a una lettura moderna, con echi di serie come Game of Thrones e Vikings, del Bardo. Non è così. In mezzo alle pur fascinose sequenze iniziali e finali del film ci sono quasi due infinite ore di tedio totale. Una lunga sequela di dialoghi teatrali seicenteschi e, se volevo vedere qualcosa del genere, anziché al cinema andavo a teatro. Oppure vivevo nel 1600.
Non bastano un paio di scene spettacolari. Non basta una fotografia curata. Non basta nemmeno un ottimo cast. Michael Fassbender è ancora una volta bravissimo ed è parecchio calato nella parte, eppure non riesce a fare del tutto suo il personaggio di Macbeth, almeno non quanto fatto in maniera egregia con Steve Jobs. Marion Cotillard invece appare più sottotono rispetto al suo solito, però è pur sempre Marion Cotillard e quindi fa la sua figura. Così come se la cava più che bene anche il resto del cast, in particolare Sean Harris, già visto nella serie Southcliffe e in Mission: Impossible - Rogue Nation.
Non basta comunque tutto questo bell'insieme, con l'aggiunta delle belle parole di Shakespeare, per fare un bel film. Se, come è questo il caso, non c'è una vera rielaborazione personale e sentita del materiale di partenza, tutto quello che ne esce è una revisione fredda, impersonale, oltre che priva di ritmo e noiosa, noiosissima dell'opera originale.
Incapace di creare anche il solo minimo coinvolgimento, Macbeth risulta interessante quanto una partita di golf trasmessa in ssssssloooooooooooowwwwwwww-mmmmmmmmoooooooooootiiiooooooooooooonnnnnnnnnnnnnnnn, per di più accompagnata da una colonna sonora piacevole quanto un concerto de Il Volo alle prese con le canzoni di Gigi D'Alessio. Con i suoi eccessi di epicità, Macbeth vorrebbe emozionare e invece finisce solo per essere un epic fail. Più che sembrare una tragedia di Shakespeare, è una tragedia per lo spettatore e basta.
Per non tediarvi oltre, io che, a differenza dei personaggi della pellicola parlo come mangio, aggiungo soltanto una cosa: questo film è una pizza.
(voto 5-/10)