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Un cugino (teoria dei geni modificati)

Da Nubifragi82 @nubifragi

Questa birra sa di detersivo. O forse si metallo. Probabilmente di entrambi. Del resto, come dice sempre mio cugino, questo bar è gestito da cani. Ha ragione. Un paio di volte mi ha pure detto “Prendiamolo insieme, in società. Lo facciamo tornare ai tempi d’oro. Ti ricordi quando eravamo piccoli e….” e poi inizia a elencare tutti i personaggi che frequentavano questo bar quando eravamo piccoli. Personaggi caricaturali, beoni mitologici, metà uomo e metà bancone. Quanto parla mio cugino. Eccolo lì, lo vedo intrattenere due, tre persone contemporaneamente con ragionamenti al limite del banale, anzi, ben oltre la soglia della banalità. Mio cugino si dichiara comunista e odia negri e zingari, scrive su Facebook di odiare il calcio moderno e compra le partite su Sky e protesta se la sua squadra non sgancia cento milioni all’anno. Si indigna e protesta, ma la sua ansia di ribellione non va al di là del tasto “condividi”. Ed io sono qui con la mia birra rancida, riflessivo come sempre, osservatore di fauna umana di cui c’è da capire poco e nulla. Quanto siamo diversi io e mio cugino. E dire che fisicamente ci assomigliamo pure, ma siamo quanto di diverso si possa trovare per ciò che riguarda personalità e gusti. Le persone hanno gli stessi geni, crescono nello stesso ambiente, eppure sono incredibilmente diverse. Anche in una realtà fondamentalmente vicina, dove le strade sono tutte parallele, esistono miriadi di percorsi, variazioni su unico tema. Partiamo da geni simili, certo, ma sono geni che il tempo modifica e la vita cancella. Finché di questi geni non si sa più che farse perché ormai incompatibili. Un pò come succede ai gatti: dopo un paio d’anni i figli ingravidano le madri. Nessun complesso di Edipo, solo geni modificati. Questa birra fa cagare, ma ne prenderò un’altra.



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