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Un destino perso nell'oscurità - Recensione - PC

Creato il 04 luglio 2013 da Intrattenimento

Eleusis prova a mescolare le nuove tecnologie con il concept classico delle avventure grafiche

Eleusis fa parte di quella stirpe di avventure grafiche in prima persona nata grazie a tool di sviluppo e motori grafici sempre più semplici e accessibili. Il termine usato per descriverle è First Person Adventure e per certi versi riprendono, escludendo i puzzle, il vecchio filone delle avventure gonfiate esteticamente attraverso immagini pre-renderizzate e animazioni in computer grafica. Oggi le schermate fisse non sono più necessarie, vista la potenza delle macchine da gioco casalinghe, e una grafica di buon livello è alla portata anche delle produzioni indipendenti. È proprio questo il caso di Eleusis, che sfrutta l'Unreal Engine 3 per tradurre nelle tre dimensioni le meccaniche di una classica avventura grafica punta e clicca.

All'improvviso ecco apparire un villaggio

La componente narrativa, perno dell'esperienza, parte con un'importante lettera che porta il protagonista a imboccare in piena notte una strada immersa nei boschi della Grecia. Un classico delle avventure del mistero al quale segue un altrettanto classico incidente. Infatti, all'improvviso un grosso masso precipita sulla strada colpendo, guardacaso, la jeep del protagonista. Appiedato nel bel mezzo del nulla, il nostro uomo è dannatamente pigro e non ha nessuna intenzione di procedere lungo la strada principale che, per evitarci tentazioni di sorta, è delimitata ai due capi da un paio di classici muri invisibili.

Un destino perso nell'oscurità
L'unica possibilità è dunque quella di seguire un viottolo che si addentra in una selva illuminata dalla luna e decisamente minacciosa. Un vero atto di coraggio se consideriamo che il piccolo sentiero potrebbe anche non portare da nessuna parte. Ma la fortuna viene incontro al nostro eroe, ed ecco che la sua pigrizia viene premiata con il ritrovamento, a poche centinaia di metri dalla strada, di un suggestivo villaggio greco tutto costruito in pietra. Prevedibilmente, di li a poco diventa chiaro che sfortuna o fortuna non hanno avuto nulla a che fare con quanto è accaduto e che strani figuri si aggirano per il paese. La fuga è impossibile e c'è una ragazza in difficoltà da salvare. L'unica soluzione è perciò quella di risolvere l'inquietante mistero partendo con il compito di trovare una chiave con cui liberare la donzella in pericolo: per farlo è necessario esplorare la zona di gioco rimbalzando tra muretti e cancelli che il protagonista, pur potendo saltare, non riesce proprio a superare. Ma risolvendo il primo enigma l'area di gioco si amplia e la stessa cosa si ripeterà più volte nel corso dell'avventura, portandoci ad esplorare un territorio sempre più vasto.
Eleusis - Trailer di lancio
Un destino perso nell'oscurità - Recensione - PC
Eleusis - Trailer di lancio

Requisiti di Sistema PC

  • Configurazione di Prova
  • Sistema operativo: Windows 7
  • Processore: Intel Core i7-920
  • Memoria: 6GB
  • Scheda video: GeForce GTX 570
  • Requisiti Minimi
  • Sistema operativo: Windows XP, Vista, 7
  • Processore: Intel Core2 Duo / AMD Athlon64 x2
  • Memoria: 2GB
  • Scheda video: NVIDIA GeForce 9600GT, ATI Radeon 4670HD
  • Spazio su disco: 2GB
  • Requisiti Consigliati
  • Sistema operativo: Windows XP, Vista, 7
  • Processore: Intel Core i5 o equivalente AMD
  • Memoria: 4GB
  • Scheda video: GeForce GTX 280 / ATI Radeon 4870
  • Spazio su disco: 2GB

Una lunga passeggiata notturna nella campagna greca

Il problema principale di Eleusis è proprio legato alla grandezza della mappa di gioco, che non va d'accordo con le meccaniche da avventura grafica punta e clicca. Il titolo ci chiede, come accade nei grandi classici del genere, di trovare e mescolare svariati oggetti per risolvere una serie di enigmi che portano all'inevitabile finale. Ma a causa dell'ampiezza della mappa, che cresce di enigma in enigma e resta quasi sempre interamente esplorabile, capita che il giocatore si trovi a dover camminare per diversi minuti anche solo per verificare se nell'angolo opposto dell'aera esplorabile si sia attivato un nuovo evento o ci sia un oggetto fondamentale sfuggito in precedenza all'attenzione o inizialmente non disponibile. Eleusis amplifica così il più grande problema delle avventure classiche esponendo il giocatore al temibile demone della frustrazione che in questo genere si è spesso trovato a suo agio.

Un destino perso nell'oscurità
Per fortuna qua e là ci sono alcuni elementi che rompono la noia, come le ombre che si muovono nel bosco, i piovaschi improvvisi e i suggestivi scorci di campagna greca che riescono a sostenere l'atmosfera quel tanto da rendere il backtracking quasi sopportabile. Inoltre ci sono un paio di sorprese, come il doppio finale e un'improvvisa sessione action, e gli sviluppatori, consci delle mancanze del titolo e desiderosi di migliorare le cose, hanno aggiunto con la patch 1.2 una sorta di componente action popolando il bosco di nemici e concedendo al giocatore l'abilità di lanciare oggetti per difendersi. Il combattimento non è certo di primissima qualità ma se non altro la costante minaccia distrae il giocatore durante gli spostamenti e attribuisce un senso agli oggetti interattivi che proliferano nella mappa. Oggetti come bottiglie e martelli, che prima dell'aggiornamento avevano come unico scopo quello di appesantire un motore già estremamente massiccio, il quale, anche con la nostra configurazione, si è concesso spesso rallentamenti ingiustificati. Ma se non altro alla pesantezza del codice corrisponde una componente estetica valida che include anche alcuni effetti DX11. Il villaggio è suggestivo, il post processing è di ottima qualità e il comparto sonoro, che include una chicca legata al gameplay, è povero ma valido e sfruttato bene, con le poche righe di dialogo doppiate che sono piazzate nei punti giusti.

Eleusis offre poca sostanza spalmata su una fetta di pane troppo piccola per saziarci. Quello che resta è una buona atmosfera a condire una classica storia dell'occulto sostenuta da enigmi poco ispirati e da scene di intermezzo decisamente modeste. L'aggiunta di lupi e altri nemici nei boschi rende il backtracking meno tedioso, ma si tratta di un'evidente forzatura implementata in fretta e furia, che pur migliorando le cose non riesce a compensare le mancanze del titolo. Un vero peccato viste le qualità tecniche e il prezzo abbordabile. Ma se siete comunque curiosi e siete amanti insaziabili delle avventure a tinte horror, potete comunque dare una possibilità al titolo di Nocturnal Works senza mettere mano al portafogli grazie alla demo.

Mattia Armani
Mattia Armani
 

Pro

  • Tecnicamente valido, almeno in relazione alla natura indie
  • Atmosfera buona e arricchita da qualche tocco di classe

Contro

  • Poca sostanza in un contenitore troppo grande
  • Enigmi banali e resi difficili solo dalla dispersività della formula
  • Backtracking eccessivo
  • Engine troppo pesante

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