Magazine Racconti

Un discorso

Da Renzomazzetti

UN DISCORSOQuando Gesù, valicata l’ultima salita, giunge sul pianoro, vede Betania tutta ridente di un sole dicembrino, che rende meno triste la campagna dispogliata e meno cupe le macchie di verde date dai cipressi, dai quercioli e dai carrubbi che sorgono or qua or là, e sembrano cortigiani intenti ad inchinare qualche palma altissima, veramente regale e che si drizza solitaria nei giardini più belli…..   La voce di Gesù si spande potente per l’aria calma e silenziosa. Gesù, tutto bello nel sole, gestisce e sorride calmo dall’alto della terrazza. In basso la gente lo ascolta beata: una fiorita di volti levati che sorridono all’armonia della sua voce. Lazzaro è vicino a Gesù, e vi è Simone e Giovanni. Gli altri sono sparsi fra la folla. Sale anche Marta e si siede per terra ai piedi di Gesù, guardando verso la sua casa che appare oltre il frutteto. Il mondo è dei cattivi. Il Paradiso è dei buoni. Questa è la verità e la promessa. E su questa si appoggi la nostra sicura forza. Il mondo passa. Il Paradiso non passa. Se essendo buono uno se lo conquista, egli in eterno lo gode. E allora? Perché turbarsi di ciò che fanno i cattivi? Ricordate i lamenti di Giobbe? Sono eterni lamenti di chi è buono e oppresso; perché la carne geme, ma gemere non dovrebbe, e più è conculcata più si dovrebbero alzare le ali dell’anima nel giubilo del Signore. Credete voi che siano felici quelli che felici paiono perché col modo lecito, e più con l’illecito, hanno pingui granai e colmi i tini e traboccano d’olio i loro otri? No. Sentono il sapore del sangue e delle lacrime altrui in ogni loro cibo e il giaciglio pare loro irto di pruni, tanto su esso sentono urlanti rimorsi. Depredano i poveri e spogliano gli orfani, derubano il prossimo per fare ammasso, opprimono chi è da meno di loro in potenza e in perversità. Non importa. Lasciateli fare. Il loro regno è di questo mondo. E alla loro morte che resta? Nulla. Se non si vuole chiamare tesoro il cumulo di colpe che seco portano e col quale a Dio si presentano. Lasciateli fare. Sono i figli delle tenebre, i ribelli alla luce, e non possono seguire i luminosi sentieri di essa. Quando Dio fa brillare la stella del mattino, essi la chiamano ombra di morte e come tale la credono contaminata e preferiscono camminare al bagliore sudicio del loro oro e del loro odio, che fiammeggia soltanto perché le cose d’inferno brillano al fosforo degli eterni laghi di perdizione…

INDOVINA L’ INDOVINELLO:

CHI HA SCRITTO

QUESTE MISTICHE PAROLE?

??????????????????????????????????????????????????????????

SENZA TITOLO

La società recidiva

senza occhi

senza voce

senza orecchie

reprime immensità di nuova vita

in metafore di vista, di urli, di udito.

La compagine povera che soffre

percepisce ciò che nessun potente

potrà mai imitare o soffocare.

Una nuova èra avanza

nell’aria e nel sangue

già volteggia e pulsa.

Nel sapere di chi non sa

l’alba e il tramonto

è ancora alba e tramonto.

Ma se il tramonto

si chiamasse alba?

E se la l’alba

si chiamasse tramonto?

E se la morte della ricchezza

si chiamasse vita?

-Renzo Mazzetti-

(Orizzonti, Libroitaliano, Ragusa, 2001)


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Angeli decaduti

    Angeli decaduti

    "Ma, figlio credimi: tutto il nostro magistero consiste soltanto nel regime del fuoco e nella attenta laboriosità. Noi, infatti, non facciamo nulla: è la virtù... Leggere il seguito

    Da  Sharatan
    SPIRITUALITÀ, TALENTI
  • “Voi, onesti farabutti” di Simone Ghelli

    “Voi, onesti farabutti” Simone Ghelli

    Nonno partigiano e nipote precario Una generazione di precari come la nostra, guardandosi indietro, trova gli esempi dei tanti partigiani che vivevano in... Leggere il seguito

    Da  Ornellaspagnulo82
    POESIE, TALENTI
  • Baluba a chi? I Luba del Congo (1)

    Un ministro italiano, il rozzo e irascibile Zanonato, dopo aver usato come clava, contro chiunque non fosse d’accordo con lui in consiglio comunale, avversari... Leggere il seguito

    Da  Davide
    SOCIETÀ, TALENTI
  • Primi passi

    Primi passi

    _______________________________________________________________________ OGGI è una giornata molto importante: la mia prima uscita da quando ho lasciato... Leggere il seguito

    Da  Dragor
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Frigidaire melodique

    Frigidaire melodique

    Vorrei rimanere ancora il tempo di un post sul Festivalbar 1982 per tirar fuori dal congelatore un 45 giri che, anche appena uscito, a dispetto del suo ambire... Leggere il seguito

    Da  Danielevecchiotti
    CULTURA, EROTISMO, MUSICA, TALENTI
  • Silenzio, ci sono i due minuti d’odio!

    Silenzio, sono minuti d’odio!

    Quando ero piccolo, il momento peggiore che potessi trascorrere a casa dei nonni era quello del telegiornale, sempre verso l’ora dei pasti e sempre con gli... Leggere il seguito

    Da  Abattoir
    CULTURA, DIARIO PERSONALE, TALENTI