Magazine Calcio

Un divorzio inevitabile

Creato il 16 luglio 2014 da Nicola933
di Massimo Angelucci Un divorzio inevitabile - 16 luglio 2014

conteDi Massimo Angelucci. I segnali c’erano tutti, e non da un paio di giorni. Il malessere era cominciato a palesarsi ad Aprile 2013 quando la Juventus è stata eliminata dal Bayern Monaco poi laureatosi Campione d’Europa. Senza dimenticare il tweet freddo di fine maggio che annunciava la conferma dell’allenatore per la stagione che sta per cominciare. Già in quel tweet, forse, c’era scritta anche la fine della storia tra la Juventus e il “Capitano”, come veniva chiamato ai tempi in cui giocava. Tornando al 2013, nella conferenza stampa post partita disse: “non si può mangiare in un ristorante che vale 100 € con in tasca solo 10 €“. Il desiderio di Antonio Conte è sempre stato quello, giustamente, di ambire a vincere la Champions League e con la squadra attuale era quasi impossibile vincerla. Ufficialmente sono stati motivi personali ad allontanare il tecnico da Vinovo, ma se guardiamo più in profondità si può dire che molto probabilmente è stata la mancanza di stimoli a creare i presupposti delle dimissioni irrevocabili. Mancanza di stimoli derivati da un mercato “di ripiego” secondo Antonio Conte e di un ruolo da allenatore – manager che Conte avrebbe voluto alla Juventus. Un ruolo atipico in Italia. L’ex condottiero bianconero voleva fossero ingaggiati i Di Maria, i Cuadrado, i Sanchez, senza dover sacrificare nessuno, Vidal e Pogba su tutti. Ok, il bilancio della Juventus è stato quasi del tutto risanato, ma in questo momento storico nessuna squadra italiana può permettersi cifre folli senza cedere prima un top player e fare una sorta di auto finanziamento.

L’errore che la dirigenza può aver commesso, lo penso perché Conte ha rassegnato le dimissioni al 2° giorno di ritiro, una cosa molto strana, al limite della scorrettezza perché un allenatore non può mettere palesemente in difficoltà la sua Società, potrebbe essere stato quello di promettere determinati obiettivi e di non mantenerli poi alla resa dei conti. Un errore gravissimo che Conte non ha perdonato ed ha tolto il disturbo. Un errore gravissimo perché non si può prendere in giro un tecnico che ha preso una squadra da due settimi posti consecutivi e l’ha portata ad essere la compagine più forte d’Italia e la squadra che ha portato più punti nel ranking europeo italiano. Un errore pagato a caro prezzo con le dimissioni irrevocabili. A causa di questi errori e di richieste di mercato sempre cadute nel vuoto in questi tre anni, la partenza di Conte era l’unico risultato possibile. Senza contare il fatto che pochi minuti dopo le dimissioni sono usciti fuori una lettera di Andrea Agnelli e un video sul canale You tube, e questo mi fa pensare che la Società già sapeva della decisione che avrebbe preso l’ex tecnico bianconero.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :