“Un dolce velo di luce nell’oscurità”: di Marco Bizzarri e Paola Pardini

0102 Un dolce velo di luce nell’oscurità: di Marco Bizzarri e Paola Pardini

Un dolce velo di luce nell’oscurità

Marco Bizzarri e Paola Pardini

“Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai,
Silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
Contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
Di riandare i sempiterni calli?
Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga
Di mirar queste valli? [...]”

Tratto da “Canto Notturno di un Pastore Errante dell’Asia”, di Giacomo Leopardi

In fondo la luna non è che un ammasso di rocce ancorato a forza dai legami gravitazionali terrestri e che riflette suo malgrado la potente luce solare da cui è continuamente e incessantemente investito.

Eppure a quella piccola grande presenza che schiude la notte e sfuma nei chiarori dell’alba doniamo naturalmente un’anima a noi affine, delegandogli la custodia di sogni, speranze, desideri nonchè la memoria di eventi e accadimenti per noi importanti: la luna è una presenza che ci accompagna ogni notte, rischiara le fredde e scure notti invernali e dona un dolce chiarore alle tiepide nottate primaverili, conduce e asseconda i nostri incerti passi nell’oscurità della vita amplificando i nostri sentimenti più intimi e puri; è un dolce soffio di speranza che ci avvolge con una luce tenue e soffusa incoraggiandoci a proseguire il nostro traballante cammino seguendo una strada non segnata e dai contorni confusi, tenendoci la mano e rassicurandoci con un dolce sussurro di serena fiducia.