Ho un regalo nel cassetto,
custodito con cura, giù in fondo, lontano dagli sguardi indiscreti.
Ogni tanto lo tiro fuori, lo guardo, sorrido al luccichio della sua carta dorata,
malgrado gli anni trascorsi siano scivolati lenti sopra di lui.
Potrei aprirlo e togliermi questa sorpresa una volta per tutte invece di osservarlo ogni volta con la stessa curiosità,
ma poi penso che finirebbe lo stupore e l'ansia dell'attesa,
così lo ripongo giù in fondo, anno dopo anno.
Sarei curiosa di scartarlo, penso ad alta voce ogni anno a quest'ora.
Ma se poi non trovo ciò che desidero?
Le aspettative mi fanno male, fanno male a tutti,
ed è per questo che preferisco nascondere il pacchetto alla mia ed alla curiosità degli altri.
E' piccolo.
Scivola bene in fondo in fondo dove il buio è più cupo.
Lo incastro fra le sciarpe di lana, così che non possa sentire freddo,
dove nessun refolo d'aria lo riesca furtivamente a portarlo lontano da me.
Quando le giornate si accorciano, in questo mese d'avvento,
il mio regalo nascosto inizia a brillare.
Prima di un colore tenue, pallido come il sole di questa stagione.
Poi, poco alla volta, qualche nota più luminosa inizia a farsi vedere.
Raggi colorati escono dalle fessure del legno ed è allora che mi ricordo di lui e di quanto sarei curiosa di aprirlo.
Ogni Natale accade la stessa magica cosa nella camera dove nascondo il mio regalo segreto.
Piccoli lampi di sole mi chiamano,
mi faccio prendere dal loro fascino tutte le volte e tutte le volte resisto.
In piedi, davanti a questo cassetto, nella speranza di trovarci il regalo che ho sempre sognato.
Non lo aprirò quest'anno, tanto meno negli anni a venire,
nella speranza che un giorno, anche non a Natale, questo pacchetto finalmente si apra da solo,
o che svanisca insieme alla neve nel nulla con me.