Un Egitto che tenta con difficoltà la ripresa

Creato il 27 agosto 2012 da Marianna06

La notizia buona è che sono attive, ed è da poche ore, le mitiche crociere sul Nilo  nel tratto di percorso Cairo-Luxor, navigazione bloccata in passato per timore d’inconvenienti legati alla politica del tempo e quindi al rischio di possibili  attentati ,che avrebbero potuto mettere a rischio tanto la vita dei passeggeri che quella dell’equipaggio, danneggiando in questo modo anche  l’immagine del paese ospitante.

La ripresa dei viaggi in battello, sogno di ogni turista , almeno di quello che visita per la primissima volta la terra dei faraoni, significherebbe specie  oggi, perché ce n’è un grandissimo bisogno, datosi che la povertà cresce in maniera esponenziale (giovani e padri di famiglia non hanno lavoro), ridare ossigeno al settore turistico, voce da sempre fondamentale nel bilancio del paese egiziano.

Infatti, la fine del regime di Mubarak  e tutto quello che è stata la rivolta di piazza Tahrir, hanno compromesso notevolmente il gettito di entrate rispondente alla voce di bilancio “turismo” per l’Egitto.Ed è questo che la gente rimpiange sopratutto quando non riesce a mettere nulla in pentola.

L’altra notizia,meno positiva se si vuole, è che la” piazza” è e rimane scontenta di Morsi e della sua linea politica e non perde occasione per dimostrarlo, magari anche piuttosto vivacemente, come è accaduto venerdì scorso , al termine della consueta preghiera in moschea.

Si teme che l’ago della bilancia ,dopo i fatti del 2011, penda un po’ troppo a favore dei Fratelli musulmani. E questo non piace assolutamente ai cristiani copti, che costituiscono una discreta minoranza comunque, né tanto meno a coloro che erano vicini  alla lobby dei militari, specie dopo il cambio della guardia forzoso del ministro della difesa. Militari, fortemente presenti quanto a peso nell’economia del Paese, che non si danno di certo per vinti.

Per non parlare poi, cosa gravissima, di un certo bavaglio che non manca d’essere messo a  giornalisti e a blogger tutte le volte che si evidenzia ufficialmente alla gente qualche nervo scoperto di una transizione che, nei fatti, è e rimane “difficile” e con parecchie incogniteancora irrisolte.

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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