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"Orphanus sum, solus tamen ubique reperior, unus sum sed mihi contrarius, iuvenis et senex simul, nec patrem nec matrem novi, quia levandus sum e profundo ad instar piscis, seu delabor a coelo quasi calculus albus, nemoribus montibusque inerro, in penitissimo autem hominem delitesco, mortalis in unumquodque caput, non tamen tangor temporum mutatione."
Traduzione:"Sono orfano, solo, tuttavia mi si trova ovunque , sono uno ed anche il mio contrario, giovane e vecchio allo stesso tempo, non conosco né padre né madre, perché devo essere levato su dal profondo come se fossi un pesce, o perché cado dal cielo come un bianca pietra, per foreste e montagne mi aggiro, ma sono nascosto nell'interiorità dell'uomo, per tutti sono mortale , ma non vengo sfiorato dal trascorrere delle stagioni ."
Probabilmente Jung voleva parlarci dell’inconscio che è orfano e solo nel senso che nessuno conosce la sua origine pur facendo parte della totalità del creato, viene trovato ovunque perché l’inconscio e in ogni uomo ed è contrapposto alla sua parte cosciente ed è insieme giovane e vecchio per quella dicotomia che alberga nell’animo umano e che viene mediata dalla saggezza e dalla ragione. Inoltre è difficile prenderne coscienza perché si cela nei meandri più reconditi della nostra mente e ci deriva da un atto divino. Nascosto nell’uomo è mortale per il singolo individuo, ma è immortale per l’umanità considerata nel suo insieme.