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Un eroe valdostano!

Creato il 13 gennaio 2013 da Patuasia

Dall’articolo scritto dalla giornalista della Stampa, Daniela Giachino, Giuliano Follioley, presentato sabato da un altro giornalista, Giacomo Sado, nell’auditorium di Pont-Saint-Martin in occasione della presentazione del suo libro: “Una vita sempre di corsa”, risulta essere un eroe. Un benefattore della comunità valdostana. Non ho letto il libro, ma sono certa che la morale rimanga questa. Un uomo, Follioley, che si è fatto da sé proprio come Berlusconi e come tanti altri imprenditori che dal niente sono diventati miliardari. Ma noi non crediamo alle favole. Non crediamo che il ranocchio si trasformi in principe per un semplice bacio, meglio succede con le tangenti. Con gli appalti truccati. Le turbative d’asta. Con il solito intreccio malavitoso tra politica e affari che supporta gli affidamenti senza gara d’appalto. Le società di Follioley erano indicate come società di fiducia delle allora Giunte regionali di Rollandin, Bondaz e Lanivi e quindi libere da qualsiasi vincolo che non fosse quello della simpatia personale con il presidente di Giunta di turno. L’articolo, dopo aver sbrodolato a lungo sulle mirabolanti avventure del nostro eroe, sintetizza con una sola frase le vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto: “Sono stato vittima del disagio creato dai giudici“. Le indagini creano disagio eh… già! Il colmo è che l’imprenditore, oggi ottantenne, ha il coraggio di dare consigli di sano e civile comportamento: “Il successo si ottiene solo lavorando, ma bene, a regola d’arte“. Insomma un brav’uomo. Un esempio da seguire, come quell’altro suo amico che oggi siede sulla poltrona della presidenza della Giunta. Begli esempi sanno scergliersi questi valdostani!


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