Avevamo già parlato della dichiarazione di Chet Faliszek di Valve, secondo il quale Half-Life 3 non sarebbe stato in realtà virtuale. Ma naturalmente la speranza è l'ultima a morire, e come al solito viaggia attraverso le innumerevoli indiscrezioni. L'ultima di queste appartiene a poche ore fa, a causa di un incidente avvenuto in casa Valve. Lo Steam Database ha infatti pubblicato per sbaglio un file di DOTA 2 Reborn, dal titolo hl3.txt. La presenza di quelle due letterine magiche, e del numero fino al quale Gabe Newell non sa contare, è bastata per infiammare Internet. Il team ha successivamente postato il file sulla repository per programmatori GitHub e, dando una sbirciata nel codice, sembra che al suo interno ci siano dei riferimenti alla realtà virtuale. Leggete le righe di codice che compongono l'eseguibile:
string m_Id = "Attribute.worldspawn.vrchaperone"
string m_FriendlyName = "VR Chaperone"
string m_TooltipOverride = ""
string m_HelpText = ""
That's followed by
string m_Id = "Attribute.worldspawn.vrmovement"
string m_FriendlyName = "VR Movement"
string m_TooltipOverride = ""
string m_HelpText = ""
Il codice parla di "VR Chaperone", ossia uno degli strumenti di SteamVR che serve ad attivare il sistema di tracking Room Scale. Anche la stringa "VR Movement" potrebbe riferirsi al tracking". Ricordiamo che HTC Vive usa il sistema di tracking cosiddetto Lighthouse per seguire i movimenti del giocatore nel mondo reale, in un'area di 4,5 metri pere 4,5.
Che ne dite, è il caso di continuare a sperare? O si tratta solo di un malvagio scherzo da parte di Valve? Certo, che una compagnia simile pubblichi con tanta leggerezza un eseguibile chiamato "hl3.exe" ha davvero dell'incredibile, tanto da far pensare piuttosto che si tratti di qualche scherzo interno al team. Ma, se preferite, mantenete accesa la speranza. Don't stop believing.
