Un'estate.
Sotto il sole caldo del Messico
l'uomo dal fazzoletto azzurro al collo
ha scelto un posto strano per fumare:
è fermo, e ferma brilla la moto.
Ha provato anche lui la noia del ritorno
e l’andata non gli è stata più breve.
Sotto la pelle guardagli il cuore:
ha il colore delle tue labbra
e sai che prima si muoveva più forte
come la bocca, agitata dalla voce più dura
(se provi a baciarla non ti farà più paura).
Il suo pasto si consuma da solo,
e nel prepararlo lui parla
e pensa al soldato,
alle piante innaffiate in ritardo,
al suo posto in città tra le grate.
Non sceglie di vivere nemmeno un po':
cerca d’amare
e la sua voce va per le scale.
Palermo, 29 08 1976.
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