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Un’estate di libri in terre di mafia

Creato il 19 giugno 2011 da Scrid

Appena chiusa la primavera dei libri, sta subito per iniziare un’estate importante per la cultura italiana, incentrata in particolare su due eventi letterari che si terranno lì dove risvegliare le coscienze attraverso i libri può essere un’azione rischiosa, a volte sovversiva.

Ci riferiamo al Festival dei libri sulle mafie “Trame”, organizzato a Lamezia Terme dal nuovo assessore alla Cultura del Comune e presindente onorario della Federazione delle associazioni antiracket e antiusura, Tano Grasso, insieme al giornalista Lirio Abbate.

Per tutte le sere, dal 22 al 26 giugno 2011, il programma propone numerosi incontri con i protagonisti dell’anti mafia oggi (giornalisti, autori, magistrati, docenti e imprenditori), che si svolgeranno in tre luoghi particolari del centro storico: Palazzo Nicotera, Piazzetta San Domenico, Palazzo Panarati, considerati i nuovi centri creativi e culturali di una città che prova a reinventarsi.

Come spiega lo stesso Grasso: “La politica culturale di un comune in Calabria non può che essere il terreno su cui costruire concrete iniziative di contrasto. Non si possono programmare iniziative come se si fosse a Treviso, né pensare d’essere a Ravenna quando si promuovono degli incontri o a Novara per un’esposizione d’arte: qui, in terra di mafia, qui a Lamezia e in Calabria, fare politica culturale deve assolutamente coincidere con una strategia di opposizione alla ‘ndrangheta.

La cultura deve diventare lo strumento più potente contro l’omertà e quella mentalità che da decenni assicura consenso e sostegno alle mafie del nostro Paese. Le sentenze dei tribunali incarcerano i mafiosi, ma impedire la riproduzione dei mafiosi non è compito di giudici e poliziotti, è la frontiera propria e specifica di enti locali, associazioni, società
civile, imprenditori. E su questa frontiera si colloca la politica culturale del Comune di Lamezia; o, almeno, ci prova.”

Altro luogo altrettanto importante per storia e vocazione culturale, ma non meno martoriato dalla criminalità organizzata, è la città Taormina, che ospiterà il TaoBuk Festival. Nato da un’idea della libraia e promotrice culturale Antonella Ferrara, il festival, dal 1° al 15 luglio, proverà a promuovere la letteratura e l’arte “in uno spazio artistico per eccellenza”.

Agli incontri con gli scrittori , si affiancheranno altre iniziative:

- Tavole rotonde sui temi del presente fra cronaca e costume, con l’intervento di personaggi pubblici, cantanti, giornalisti.

- Rassegna video sul tema “Parola di donna” (tra cui cortometraggi dedicati ad Alda Merini, Marilyn Monroe e Goliarda Sapienza).

- Incontro sulla “Letteratura on line” con professionisti di blog letterari e di riviste web, studenti e aspiranti scrittori.

- Dibattiti e mostre fotografiche sul tema “Fra parola e schermo. Il passaggio dal romanzo al film”.

- Corsi, Workshop e Stage di scrittura creativa a opera di scrittori e professionisti del linguaggio rivolti a studenti, dilettanti o lettori appassionati.


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