13 SETTEMBRE – Cose è il titolo del Festival della Filosofia di quest’anno, che si terrà a Modena, Carpi e Sassuolo dal 14 al 16 settembre con ben 200 appuntamenti fra lezioni magistrali, mostre, concerti e cene filosofiche. Il tema è uno dei nodi centrali della contemporaneità, analizzato nelle sue molteplici sfacettature, tramite le speculazioni filosofiche, di chi ha trovato in ciò che è materiale un luogo di trasformazione dei nostri tempi.
Ben 50 lezioni magistrali, tutte gratuite, vedranno come protagonisti personalità del calibro di Umberto Galimberti, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari, Salvatore Settis, Emanuele Severino, Stefano Rodotà, Carlo Sini e Remo Bodei, Presidente del Comitato scientifico del Consorzio. Senza dimenticare le personalità straniere che anche quest’anno presenzieranno nei 40 luoghi diversi delle tre città: i francesi Bruno Latour, Serge Latouche e Marc Augè, facente parte del comitato scientifico del Consorzio; i polacchi Zygmunt Bauman, da quarant’anni esule in Inghilterra, e Krzysztof Pomian; lo spagnolo Francisco Jarauta e l’americano John Searle.
Il programma delle lezioni magistrali spazierà sulle diverse declinazioni contemporanee delle cose, creando vasti spunti di riflessione, capaci di comprendere il raggio della comune quotidianità fino ad arrivare a un quadro completo dei paradigmi della società attuale. In particolare alla “cosa” come bene di consumo, meccanismo di omologazione e reificazione, ma anche strategia di riconoscimento e intensificazione del sè, dedicherà la sua lezione magistrale Zygmunt Bauman, da cui deriva la sua celebre definizione della postmodernità come modernità liquida.
Altrettanto interessante è il tema della “cosa” come idolo e feticcio, espressione del “feticismo delle merci” di derivazione coloniale e religioso di cui parlò Marx ne Il Capitale. Ad affrontare l’argomento Diego Fusaro, brillante ricercatore non ancora trentenne, e Umbero Galimberti, il quale si concentrerà in modo particolare sul feticismo del denaro, per evidenziare il complesso di pulsioni e rappresentazioni che sottendono ai miti contemporanei del mercato e del denaro.
Per gli amanti della filosofia classica, sono inoltre presenti le “lezioni dei classici” . Personaggi eminenti spiegheranno al pubblico i testi di quegli autori fondamentali nella storia del pensiero occidentale per la rilevante teorizzazione del concetto della cosa. Dai greci Platone e Aristotele ai padri della teoria economica Adam Smith e Karl Marx, alle elaborazioni novecentesche di Heidegger, Benjamin e Arendt.
Fra le 30 mostre proposte la Fondazione Fotografia e Fondazione CRMO, a cura di Filippo Maggia, propone la celebrazione di Edward Weston, uno dei più grandi maestri della fotografia statunitense, con l’esposizione di 110 stampe originali. Fautore di un realismo puro, ebbe il merito di accedere all’essenza dell’oggetto, alla sua verità tramite l’obiettivo , distanziandosi dai contesti e dagli aloni della società.
Linda Tonarini