Un film sul surf tutto italiano. intervista a matteo ferrari

Creato il 27 gennaio 2011 da Nuamood

Fotografo milanese e coautore con il film-maker Luca Merli del surf movie Onde Nostre girato quasi interamente in 16 mm e Super8. Il documentario racconta il surf in Italia, con estrema poesia, attraverso 5 protagonisti della scena surf italiana e spettacolari riprese.

Quando nasce la tua passione per l’immagine e chi è oggi Matteo Ferrari?
Mio padre era un discreto fotoamatore e avevamo una piccola camera oscura in casa. Vedere le stampe che apparivano sulla carta mi ha affascinato e mi sono messo a scattare quando avevo 10 o 11 anni. Da allora non ho mai smesso, prima solo per hobby e poi professionalmente. Da una decina d'anni lavoro nel campo della moda e del reportage, in Italia e all'estero. Onde Nostre è il mio primo progetto video, realizzato con Luca Merli, ma molto probabilmente non sarà l'ultimo!
Il sottotitolo di Onde Nostre é “Guarda dove ti ho portato”. Dove ci avete portato?
"Guarda dove ti ho portato" è nato da uno scherzo di Alessandro Ponzanelli a Pito Giachero, due dei protagonisti del film, e ci siamo accorti che sarebbe stato un sottotitolo perfetto. Abbiamo girato in luoghi meravigliosi, soprattutto in Liguria e Sardegna. Il bello è che neanche noi li conoscevamo, dunque è come se fosse il film a dirci, ai surfisti e a Luca e me: "guardate dove vi ho portato!". Se non fosse stato per il film probabilmente non avremmo mai visto molti di questi posti bellissimi. Spero che le immagini del film trasmettano questa bellezza anche agli spettatori.
Perché avete scelto la pellicola nell’era del digitale?
E' prima di tutto una scelta estetica. Sia Luca che io amiamo la "pasta" dell'analogico, la grana, gli sbaffi del controluce, le dominanti, tutti quei "difetti" che per noi costituiscono la magia della pellicola. E poi girare con una cinepresa 16mm a molla, con rulli che durano circa 3 minuti, senza esposimentro né autofocus, ti obbliga a pensare di più a quello che stai facendo e il risultato è per forza diverso da quello che otteresti in digitale. Non solo per la resa delle immagini, ma anche nelle inquadrature e i movimenti di macchina.
Progetti futuri?
Abbiamo, con Luca, due nuovi progetti sempre legati al mondo del surf per la televisione. E poi c'è già l'idea per un nuovo film, sempre in pellicola, per l'estate del 2012. Ti farò sapere e come dice Davidino:
"Finché c'è schiuma c'è speranza".


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