UN FLASH MOB PER DIRE BASTA ALLA NOIA, A MILANO SI CELEBRA
OGGI IL PRIMO "STRAPPO DAY"
Ben 100 persone, giunte dalle maggiori città di tutta Italia grazie al tam tam che si è scatenato sui più importanti social network, si sono radunate nella magica cornice di Piazza Duomo a Milano per dire basta alla noia della routine quotidiana con uno spettacolare flash mob al grido di #daiunostrappo. E' stato questo il programma del primo "Strappo Day", la giornata indetta da Sanbittèr dedicata a chi vuole dare uno strappo alla noiosa routine che si ripete ogni giorno e tornare a godersi il proprio tempo libero, da vivere con i propri amici e le persone più importanti.
Accartocciando un semplice foglio di carta, che riportava la "noia" quotidiana a cui i partecipanti al flash mob farebbero volentieri a meno, ha preso forma questa dilagante voglia di evasione dalla routine, esorcizzata da un semplice e simbolico "strappo". La giornata si è conclusa poi nel centralissimo Biffi, lo storico bar che dal 1867 allieta le giornate dei frequentatori della Galleria Vittorio Emanuele II.
Un'iniziativa nata per dare voce a un problema molto sentito dagli italiani: da un'indagine realizzata in occasione dello Strappo Day su oltre 1500 italiani di età compresa tra i 18 e i 60 anni, è emerso infatti che per ben 9 italiani su 10 è diventata una necessità sciogliere le tensioni accumulate durante le lunghe giornate tra commissioni e lavoro con uno strappo alla quotidianità. I benefici di questi stop al peso della routine quotidiana, evidenziati da numerosi studi scientifici come quelli della Oregon University e dell'Università di Oxford sull'aumento del 20% nella produttività al lavoro e sui miglioramenti dell'umore in compagnia degli amici, vengono sottolineati anche dallo psichiatra Michele Cucchi, che raccomanda almeno due "strappi" al giorno.
"Riuscire a 'staccare' nella vita quotidiana è fondamentale ed è importante imparare a prendersi anche solo 5 minuti – spiega Michele Cucchi, psichiatra e Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano – Quella di non poter essere padroni del proprio tempo è solo una sensazione, che ha però una valenza psicologica molto forte. Almeno un paio di volte al giorno bisogna mettere il 'pilota automatico': lontano dalle responsabilità, dalle urgenze e dalle presunte emergenze si deve lasciare che la mente vaghi libera su cose piacevoli, libere associazioni. Attenzione solo a non farsi prendere dalla rimuginazione, da esorcizzare cambiando ambiente, passeggiando, stando con gli amici".
L'indagine ha rivelato anche che il modo per staccare preferito dagli italiani è sicuramente l'aperitivo (72%), seguito dal prendersi una vacanza (69%), dallo spegnere il cellulare (54%) e non leggere le email (51%), uno degli "strappi" simbolo dell'evasione dalla tirannia della modernità. Quasi un italiano su 2 invece decide di ritagliarsi i propri spazi dedicando più tempo e spazio alle proprie passioni e agli hobby (48%). Non solo lavoro, traffico e code interminabili agli sportelli. I pensieri che milioni di italiani vorrebbero "accartocciare" e buttare via riguardano anche le fastidiose commissioni che occupano il già risicato tempo libero (65%), il tragitto casa-lavoro (62%), con relativi ritardi e disservizi, le dure pulizie casalinghe (58%) e i ricorrenti rimproveri del capo (56%).