Negli anni passati,discorrendo con persone che conosco a Tunas che avevano dei figli,trapelava dai loro discorsi un inquietudine per il futuro dei loro figli a Cuba.
Quali prospettive poteva avere a la isla un ragazzo quando la sola possibilita' era un lavoro statale pagato una miseria?
Ora le cose col discorso dei cuentapropisti sono drasticamente cambiate.
Sto' postando,e continuero' a farlo,racconti di persone che si sono messe per conto proprio e che,pur con tutte le difficolta' di una cosa che sta' iniziando,riescono a sbarcare il lunario.
Come ho gia' scritto nella mia citta' di adozione e' tutto un aprire di locali,di attivita' e di laboratori in cui vengono svolti i lavori piu' disparati in ottemperanza alla legge.
Oggi esiste la possibilita' di un futuro a Cuba per un giovane,certo la cosa non e' ancora cosi' a tutti i livelli,ad esempio un laureato in storia qualche problema continua ad averlo ma anche da noi non e' che vadano via come il pane.
Un mestiere che e' in espansione in modo pazzesco e' l'albanil.
Muratore,costruttore o decoratore che sia se sei uno che lavori bene e hai voglia di lavorare non sai piu' a chi dare i pezzi.
Oggi ogni casa e' in costruzione o in fase di restauro,un tempo gia' al venerdi' chi faceva lavori simili la piantava li' per dedicarsi al week end lungo oggi invece e' normalissimo il sabato e la domenica vedere gente appollaiata su un tetto o intenta a girare il cemento.
La possibilita' di guadagno immediato sta' rendendo i cubani piu' lavoratori e meno dediti a la gozadera anche se questo concetto non vale certo per tutti.
Un padre oggi ha delle prospettive per i figli,con un piccolo capitale si puo' aprire quacosa nella speranza che le cose vadano bene.
Certo occorre anche cambiare la testa di molti,se guadagnano 100 e' bene che non li sputtanino in 2 ore ma che ne tengano una parte per i momenti difficili,concetto duro da far entrare loro in testa ma indispensabile in un ambito di mercato.