Nell’occasione e per portare conforto alle popolazioni alluvionate il Bossi dixit: “Eravamo presi dalle beghe di palazzo, siamo qui a prendere un po’ d’aria fresca” e già l’impostazione del pic nic fuori porta non prometteva niente di buono.
Il tempo passa e dalla seria come è andata a finire, in questi giorni la stampa ci informa che il “Ghe pensi mi” con il Bossi legaiolo che gli tiene sempre aperto il sacco:
Per i rimborsi agli alluvionati, 150 milioni di euro e non uno di più. Erano 300 in totale messi a disposizione dal governo a novembre. Visto e sottoscritto: il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Con una semplice ordinanza, con un “zac” netto si dimezzano i fondi per i rimborsi alle famiglie e imprese colpite.
Ma, in questa commedia veneta, quando il taglio viene reso pubblico nessuno sa niente e tutti cadono dalle nuvole. Pure lo Zaia fa lo gnorri:”È una decisione unilaterale di Berlusconi”. Ottimo scaribarile, ma poi se si va a vedere in fondo all’ordinanza c’e scritto (neanche tanto in piccolo come fanno le assicurazioni): “di concerto con la Regione”. Insomma anche lo Zaia entra nella lista dei “a sua insaputa”. Un’altro galo senza cresta. GPS