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Un gelsomino non fa primavera

Creato il 18 maggio 2011 da Kris @zinfok
Un gelsomino non fa primavera In Cina i gelsomini sono fuorilegge. In Cina il gelsomino non si trova più su Google. In Cina le piantagioni di gelsomino sono state rase al suolo. In Cina è stato tolto dalla rete un video in cui il presidente Hu Jintao cantava una canzone, "Ma che bel fior di gelsomino". In Tunisia, a dicembre, Mohamed Bouzizi, venditore ambulante, si è dato fuoco ed morto. In Tunisia il 14 gennaio il presidente Bel Alì è scappato all'estero, in seguito alla rivoluzione scoppiata in dicembre. In Tunisia adesso c'è un governo di transizione e il 24 luglio sono previste nuove elezioni per l'assemblea costituente. In Tunisia, ad oggi, sono morte più di ottanta persone. La rivoluzione del gelsomino, da quel tragico giorno, si è estesa in altri stati. Altre nazioni sono state toccate dal tocco salvifico della ragione, dalla presa di coscienza del fatto che senza libertà la vita non c'è e l'esistenza vale meno. Tunisia, Egitto, Libia, Iran (?), Siria.. Paesi dimenticati di un nord Africa e di un medio oriente in fermento che non si accontentano più di assistere, ma vogliono scegliere. La rivoluzione del gelsomino è la rivoluzione delle idee di libertà e di giustizia a cui l'uomo aspira da sempre, ma a cui non arriverà mai. I potenti, i dittatori, i prepotenti esistono ed esisteranno perchè l'umanità è anche questo. Lo scarto e il buono dell'uomo sta nel non credere in questa amenità, infinita ingiustizia. Lottare per vivere la propria esistenza con dignità, con ugualianza, con gioia. Lottare per mangiare. Lottare per non morire o per morire lottando. In Cina la rivoluzione del gelsomino fa paura. Il simbolo della libertà deve essere distrutto perchè il potere deve essere conservato. Tenere le persone al buio per non far venir loro in mente strane idee: «la guerra è pace»,«la libertà è schiavitù», «l'ignoranza è forza», G. Orwell, 1984. Non penso però che un paese così tecnologico, evoluto e popoloso come quello cinese possa essere tenuto soggiogato per sempre. Migliaia di attivisti arrestati, spariti nel vuoto delle carceri, come il premio Nobel per la pace Liu Xiaobo (firmatario di "Charta 08", in cella dal 2008, accusato di incitamento alla sovversione del potere dello stato), vogliono dire qualcosa. Il seme della rivolta è pericoloso e va estirpato perchè altrimenti vincerebbe. Ma le idee non possono sparire e i fiori non possono essere bruciati, rinasceranno, più forti e belli che mai perchè l'uomo è questo equilibrio che lo porta a scegliere, tra i sommersi e i salvati.

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