Un giorno come un altro

Creato il 09 settembre 2011 da Tnepd

L'Augusto Pinochet il 10 Settembre del 1973

Il colpo di stato cileno dell’11 settembre ’73 costò la vita al socialista marxista Salvador Allende, il presidente democraticamente eletto che incarnava il sogno popolare di riscatto verso la media e alta borghesia.
Secondo molti storici la sua morte e l’avvento del sanguinario Pinochet furono uno snodo cruciale della storia contemporanea. Secondo altri, invece, un presidente coi baffi sostituiva un altro presidente coi baffi.

Salvador Isabelino del Sagrado Corazón de Jesús Allende Gossens fu eletto presidente il 3 novembre 1970, per sfinimento.

Fu ateo, massone, marxista, medico. In ordine di crescente gravità.

Il palazzo presidenziale dove si trovava Allende fu bombardato, fallito ogni tentativo di stanarlo col formaggio.

Allende morì quella mattina stessa, dopo aver lanciato un ultimo appello alla radio: “Viva il Cile! Viva il popolo! Viva i lavoratori! Qualcuno ha dei cerotti? C’è un’uscita sul retro?”

Quale ruolo abbia realmente svolto la CIA nell’11 settembre cileno non è ancora stato accertato. D’altronde parliamo di servizi segreti.

Dal giorno del colpo di stato più di 130.000 persone furono internate nei campi di concentramento. Rimanendo tuttavia cileni.

Oltre quarantamila dissidenti furono rinchiusi nell’Estadio Nacional di Santiago e sottoposti a crudeli torture. Le partite del Colo-Colo.

Secondo le madri di Plaza de Mayo, Pinochet è responsabile della scomparsa di circa 30.000 persone. “È il mio modello insuperato”, ha recentemente dichiarato David Copperfield.

Pinochet trasformò lo Stadio Nazionale Cileno in un campo di concentramento. È lì che vorrei veder giocare Balotelli.

I primi anni successivi al golpe cileno furono terribili: arresti arbitrari, repressione, torture, poesie di Neruda.

“El pueblo unido jamás será vencido!”, composta nel 1970, fu la canzone simbolo della resistenza cilena e la conferma che gli Inti Illimani portano sfiga.

La vittoria e la successiva caduta di Allende dimostrano che vi sono forze oscure che tramano contro la democrazia. Come il comunismo.

Oggi la data dell’11 settembre è associata esclusivamente alle Torri Gemelle. Ma solo perché in Cile gli aerei furono usati in altro modo.

Tursy si accanisce sulla bandiera cilena

La redazione di Umore Maligno ama i culi a mandolino ma non le cifre tonde. Ecco perché nel decennale delle Torri Gemelle preferisce ricordare l’assalto alla Moneda, tra Bin Laden e Pinochet sceglie il secondo, e tra la dietrologia sulla Cia e tua sorella, s’incula questa.

Autori: [11 settembre, Inti Illimani, Isabel Allende, Kissinger]


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