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Un giorno, cose terribili – Laurent Botti è il nuovo Stephen King?

Creato il 19 settembre 2011 da Soloparolesparse

La quarta di copertina di Un giorno, cose terribili dice che Laurent Botti è considerato dalla critica francese il nuovo Stephen King.
Ora… se pensiamo ad una copia delle cose peggiori di King possiamo avvicinarci a quella che è la realtà.

Un giorno, cose terribili – Laurent Botti è il nuovo Stephen King?

Laville-Saint-Jour è un paesino con dei misteri, così quando nuovi abitanti si trasferiscono nelle sue case si trovano ad affrontare qualcosa a cui non sono preparati.
I nuovi abitanti sono il commissario Bertagui, con la sua famiglia, il giovane Bastien, con i genitori, in fuga dal ricordo del fratellino morto, e poi Audrey, nuova maestra della scuola locale, all’inseguimento del figlio affidato all’ex marito.
E poi c’è Nicholas, scrittore famoso che nel paese è nato e dal quale è fuggito anni prima, che ritorna per la morte (misteriosa) della madre.

Ma che cosa nasconde Laville-Saint-Jour? Perchè già due volte nella sua storia ci sono stati episodi di sangue che hanno coinvolto bambini?
E poi si tratta di orrori umani o soprannaturali?
Scopriremo presto che i nuovi arrivati sono legati al paesello per motivi diversi, che i segreti che si nascondono nella nebbia li riguardano eccome, che dovranno lottare per sopravvivere e per sconfiggere il male che in quella nebbia si nasconde.

Come vedete il soggetto è decisamente kinghiano, bisogna ammetterlo.
E a dirla tutta anche lo stile di Botti ricorda molto quello di King: capitoli corti, storie parallele, corsivi che nascono nella mente dei personaggi… ed il problema è proprio questo!
Il romanzo non ha nulla di originale, di nuovo, di sorprendente… sembra una copia di uno dei lavori (peggiori) del Re.

Certo la storia è scritta discretamente, ben intrecciata e riesce a coinvolgere. Ma sicuramente non stupisce e la prosa non regala niente di particolarmente godibile.

Rimane il fatto che da un soggetto del genere poteva venir fuori qualcosa di decisamente fatto meglio.


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