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Un giorno di fine Ottobre 2010 andai al bar della stazion...

Creato il 21 gennaio 2012 da Paveloescobar
Un giorno di fine Ottobre 2010 andai al bar della stazione d’Iglesias e comprai tre dvd, tutti del genere horror. Inizialmente ero indeciso perché grosso modo per lo stesso prezzo o molto simile (9.99 euro) potevo anche prendere “Arancia Meccanica” di Stanley Kubrick. C’ho pensato una decina di minuti e nel mentre guardavo altri giornali, così giusto per prendere tempo! Una decina di minuti non è poco tempo e difatti mi stava balenando l’idea di prenderli tutti e quattro. Ero indeciso: o andavo sul sicuro (Arancia meccanica, già visto a suo tempo) o optavo per il nuovo. Alla fine decisi di prendere i tre dvd che sono considerati tre cult: “Rosemary’s Baby”, “Non aprite quella porta” e “Un lupo mannaro americano a Londra”.                                             Un giorno di fine Ottobre 2010 andai al bar della stazion...
Allora partiamo dal film che mi ha lasciato perplesso: Non aprite quella porta, del 1974, di Tobe Hooper.
La trama è semplice: cinque ragazzi vanno dove non devono andare e si imbattono in Faccia di Cuoio, un macellaio sia di maiali che di persone. Bisogna essere onesti: definirlo un film mi sembra un pò fuori luogo, è per lo più un film amatoriale che è diventato un cult solo per via del personaggio Faccia di Cuoio e per il fatto che la trama è tratta da fatti macabri e realmente accaduti.
Al confronto il remake del 2003 è un supercapolavoro, anche perché il film è fatto bene. Il film del 74 si salva un po’ verso il finale, dove  finalmente sembra di vedere un film e un minimo di personalità da parte del regista. Ma la verità è che questo film è una serie di scene per lo più fini a se stesse e ribadisco il fatto che il film è stato girato nel 1974 e non nel 1924. Se fosse uscito nel 1924 allora il film poteva assurgere a cult. La parte positiva di questo film sta in qualche buon inserimento musicale (colonna sonora quasi assente), nel fratello pazzo di Faccia di Cuoio che salva praticamente il film da una noia certa e dall’interpretazione Un giorno di fine Ottobre 2010 andai al bar della stazion...dell’unica ragazza che si salva dalle grinfie di Faccia di Cuoio. Poi si qualcuno potrebbe dire: “Ma il budget era particolarmente basso”. Si ok, però esigo vedere un film con una trama, non con scene fine a se stesse. Se proprio si vuole essere obiettivi, al massimo gli si può dare 6, grazie ad un finale trash – comico girato discretamente bene. Deludente.  
Riporto una frase presa da un forum: “l'originale del 74 di Tobe Hooper e' senz'altro un gran film (con uno stile per certi versi che sa di "amatoriale"), i successivi Non aprite quella porta 2-3-4 senz'altro inferiori all' originale anche se carini (almeno alcuni), il rifacimento del 2003 non l'ho visto ma mi pare che la critica l'abbia bollato come una mezza cagata (i critici piu' buoni).”. Allora o io sono pazzo o qualcuno riesce ad associare due parole che distano anni luce fra loro ovvero “gran” e “amatoriale”. Mah! A quanto sembra sono estremamente controcorrente, questo film dalla critica è considerato un capolavoro, un’ora e 18 minuti di capolavoro.
Un lupo mannaro americano a Londra è del 1980 ed è stato girato da John Landis, regista di “Una poltrona per due” e “Il principe cerca moglie”. Il film non è affatto male, la trama è coinvolgente,  caratterizzata da un sapiente alternarsi di tensione e di comico che si mischiano in modo pregevole. Belli gli effetti Un giorno di fine Ottobre 2010 andai al bar della stazion...speciali quando il protagonista si trasforma in lupo mannaro. A mio avviso, la parte più debole del film sta nel finale che è un po’ semplice e risente della mancanza di azione. Con un finale più movimentato probabilmente il film sarebbe stato perfetto o quasi. Insomma a questo film manca la ciliegina sulla torta. Comunque film godibile.
Infine concludiamo con Rosemary Baby’s, film di Roman Polanski. E’ un horror d’autore e difatti non è un horror vero e proprio. E’ un film di fatto molto raffinato, girato con grande maestria e con uno stile angosciante fino al finale liberatorio. A me non aggrada particolarmente questo film, non mi coinvolge particolarmente, ma aldilà dei miei gusti personali, ritengo il film di ottimo livello. Brava Mia Farrow lanciata proprio da questo film, qui giovanissima. Non vi descrivo la trama, guardatevi il film e fatevi la vostra idea. 

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