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“Un giorno, forse” di Lauren Graham

Creato il 02 dicembre 2015 da Spaginando @Spaginando
“Un giorno, forse” di Lauren GrahamTitolo: Un giorno, forse
Titolo originale: Someday, Someday, Maybe
Autore: Lauren Graham
Traduttore: V. Zaffagnini
Editore: Sperling & Kupfer 
Collana: Pandora
Pagine: 376
Prezzo: 17,90 euro
Anno di pubblicazione: 2014
E' soltanto un gesto scaramantico, ma osservare l'East River dal treno è un rito che mi ricorda quanto sono piccola: solo una delle migliaia – anzi, dei milioni – di persone che hanno guardato il fiume prima di me, che sono arrivate a New York con un sogno. Non importa se l'hanno realizzato o no. Mi dà speranza.
Chi non ricorderà la spumeggiante e iperattiva Lorelai Gilmore di “Una mamma per amica”? Scommetto che le trentenni (e ultra) guardano ancora le repliche della serie televisiva, canticchiando “Where you lead”.
Ebbene, l’amata protagonista di “Una mamma per amica” ha deciso di cimentarsi nella scrittura di un romanzo le cui pagine inaspettatamente scorrono fra le dita del lettore che si scopre sempre più incuriosito dal fascino di una penna aggraziata e sfiziosa.
Un giorno, forse”, edito da Sperling & Kupfer, racconta le vicende della tipica ragazza della porta accanto, impacciata ed acqua e sapone, arrivata a New York, intorno alla metà degli anni ’90, per inseguire il sogno di diventare attrice.
Potrebbe sembrare una storia fin troppo abusata per riuscire ad attirare l’attenzione del lettore tediato, tuttavia, la vivace personalità della scrittrice e la sua inattesa cultura, consentono al romanzo di superare il pregiudizio di noi, pignoli addetti ai lavori, per lasciarsi coinvolgere nelle avventure della frizzante protagonista, Franny Banks.
L’aspirante attrice vive in un appartamento di Brooklyn, che condivide con la sua glamour migliore amica, e Dan, riservato sceneggiatore dall’animo gentile. Franny trascorre le sue giornate dividendosi fra la scuola di recitazione, i provini, il lavoro da cameriera e i numerosi insuccessi quotidiani. Presenze costanti sono la spassosissima agenda di pelle e la segreteria telefonica, che recita i suoi messaggi ad una Franny costantemente in attesa di qualcosa che tarda ad arrivare.
La protagonista del romanzo si dibatte in una realtà di carta nella quale, però, ogni singola scena si sussegue come se scorresse sullo schermo. L’autrice, conoscendo alla perfezione le regole che disciplinano l’arte della recitazione, si dimostra abile nella stesura di scene eccezionali che danno al lettore l’idea di trovarsi di fronte ad una vera e propria serie televisiva: personaggi che completano le battute degli altri, situazioni in cui è possibile origliare più di una conversazione, quasi come se fossero presenti diverse telecamere, descrizioni che seguono lo stile tipico delle sceneggiature teatrali.
Contribuiscono a rendere piacevole la lettura anche alcuni personaggi memorabili, come l’agente Barney Sparks, fumatore incallito affetto da uno spiritoso citazionismo compulsivo, il padre di Franny, professore di letteratura, che conosciamo quasi esclusivamente tramite la sempre presente segreteria telefonica, le cui battute sarcastiche e argute faranno sbellicare dalle risate anche il più restio dei lettori.
Un giorno, forse”, con il suo ritmo effervescente e la sua amabile spensieratezza, è in grado di conquistare il lettore stanco sia dello snobismo d’élite sia dei prodotti letterari commerciali di bassa qualità. La Graham intreccia una storia di vita, quasi un romanzo di formazione al femminile, indubbiamente basato su riferimenti autobiografici, ad una scrittura sapiente, sorretta da una cultura letteraria, musicale ed artistica che stupisce anche il pubblico più diffidente.
Se cercate un romanzo leggero, spensierato, e ben scritto, la prima opera letteraria dell’attrice Lauren Graham è certamente l'ideale per soddisfare le vostre esigenze.

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