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Un giorno qualunque su questa terra

Da Carlo Deffenu
UN GIORNO QUALUNQUE SU QUESTA TERRA
Oggi, attraversando il piccolo parco al centro della mia città, ho visto due donne piangere.Se ne stavano sedute in una panchina: capelli biondi - corti sulla nuca e cotonati nella parte alta -, jeans, maglione, giubbotto impermeabile e una busta di plastica vicino alle gambe. Parlavano al cellulare con qualcuno in una lingua che ho sentito tante volte passando lungo questi viottoli. 
Oggi, giovedì, è il loro giorno di riposo. Si riuniscono sempre qui. Parlano, ridono, si raccontano mille cose e mangiano insieme in allegria e complicità. Sedute sulle panchine o sul prato con un telo aperto sull'erba. Sempre, ogni settimana, di giovedì. Gli altri giorni le vedo sempre qui; portano a spasso vecchietti, malati o spingono delle carrozzine. Pazienti, silenziose, materne. Mi colpiscono con i loro volti tondi e rubicondi.Con i loro occhi chiari che mi fanno pensare a cieli lontanissimi. Con le loro mani ruvide e screpolate.
Oggi, giovedì, due di loro piangevano come bambine spaventate pensando alle loro case, ai loro affetti, alla loro terra.Oggi. Un giovedì qualunque sputato su questa Terra.

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