Un Giudice: “La Polizia Può Creare Account Falsi Su Instagram Per Aiutare Le Indagini”

La sottile linea tra Privacy e Forze dell'Ordine si affievolisce sempre di più, con sempre nuove "piccole libertà" concesse alle seconde e sempre meno diritti "fatti valere" per la prima. Quanto lontano si potrà arrivare prima che l'equilibrio si spezzi?

In molti potrebbero dire che gli Agenti di Polizia vanno palesemente oltre il limite già quando si calano nei panni di una persona virtuale sui Social Network per catturare dei sospetti, ma ciò non vuol dire che gli account falsi siano sempre fuori discussione. In un recente dibattito il Giudice del Distretto del New Jersey, William Martini, ha affermato che la Polizia non ha bisogno di mandati di perquisizione per creare degli account fasulli su Instagram semplicemente per dare uno sguardo alle foto di un sospetto. Come spiega Martini, infatti, si tratta di una "condivisione consensuale", nel senso che l'utente sta sia rendendo pubbliche quelle foto che fornendo l'accesso ad altri utenti per quanto riguarda le immagini sul suo profilo. Una pessima notizia per Daniel Gatson, un ladro che insisteva sul fatto che la Polizia dovesse avere un motivo fondato per sbirciare in un Feed di Instagram colmo di foto di soldi e gioielleria.

La possibilità di creare un account falso per gli Agenti di Polizia potrebbe far storcere il naso un po' a chiunque, ma è comunque su un terreno più sicuro dei tentativi precedenti di creare account social sotto copertura. Il presentarsi nei panni di qualcun altro non è un problema, in questo caso, dunque la Polizia non starebbe prendendo il posto di qualcun altro. Inoltre, a differenza di Facebook, Instagram non richiede l'utilizzo della identità reale, e anche creare un'identità fittizia sarà accettato dai Termini di Servizio del Social Network.

Ovviamente l'opinione del Giudice del New Jersey non garantisce che altre Corti possano prendere la stessa decisione, ma potrebbe influenzare le loro decisioni la prossima volta che gli Agenti utilizzeranno Internet per raccogliere prove... Anche qui, in Italia.

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