Un gradito ritorno

Creato il 07 agosto 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

Il campionato di basket di serie A riabbraccia dopo trenta anni la gloriosa “Stella del Sud”, correva infatti la stagione agonistica 1981/1982, quando l’allora Bartolini Brindisi partecipava per la prima volta nella sua storia al massimo campionato di basket nazionale.
Era la Bartolini Brindisi di coach Rudy D’Amico, di giocatori spettacolari come Othis Howard e Cliff Pondexter, del play tascabile Francesco “Checco” Fischetto e di quel campione assoluto che era Claudio Malagoli. Durò solo una stagione, con un record di 8 vinte e 24 perse la Bartolini chiuse in ultima posizione quel campionato. Ma resta comunque indimenticabile la vittoria interna contro la Billy Milano di coach Dan Peterson per 74-72.
Brindisi che poi naviga per altri quattro anni nel campionato di A2, fino al fallimento con ultimo posto in classifica della Brindisi marchiata Rivestoni nella stagione 1985/1986.
Il basket della citta pugliese ripiomba di botto nelle minors e per anni si viaggia nell’anonimato, senza riuscire più a far brillare la Stella del Sud. Anni di campionati anonimi in B, fino allo scatto della Mercatone Uno Brindisi che con Giovanni Parisi, Pippo Frascolla e Mimmo Castellitto cercano di risalire la china. Tentativo fallito per i soliti problemi economici delle società che si sono succedute nella storia della pallacanestro brindisina.
Anonimato che dura fino all’anno 2005/2006 il titolo venduto da Brindisi a Ceglie viene riportato nella città adriatica da un imprenditore della provincia Massimo Ferrarese, che fonda la New Basket Brindisi. L’intento del nuovo patron è chiaro fin da subito, far riemergere il basket brindisini dalle secche delle minors e riportarlo nel posto che più gli si addice. Si allestisce un roster di tutto rispetto per il campionato di serie B con l’intento di risalire la china. Coach Massimo Bianchi ed il “Bomba” Claudio Bonaccorsi regalano la B/Eccellenza. Fino ad arrivare all’anno 2007/2008 il campionato della svolta, viene dato il ben servito a coach Tony Trullo che nella precedente stagione aveva steccato nella semifinale play-off contro Veroli. La panchina viene affidata a coach Paolo Moretti e viene allestita una formazione con il chiaro intento di vincere il campionato. Rimangono Daniele Parente e Alejandro Muro, vengono firmati Prelazzi, Feliciangeli, Cardinali, Plateo, Cagnin e gli under Cardillo e Vetrone. Stagione che comincia bene ma naufraga prima delle vacanze di natale, furibonde discordanze tra giocatori e coach, portano la dirigenza ad allontanare Paolo Moretti e a consegnare la panchina in mano al “Mago del Sud” Coach Giovanni Perdichizzi. E’ la svolta, 16 vittorie consecutive, play off agganciati con il primo posto in classifica e finale contro il Trapani vinta 79-74: il + 5 regala la Lega Due alla New Basket Brindisi.
Si torna nel basket che conta con il Pala Pentassuglia che riesplode come ai vecchi tempi, sold out per tutte e due le stagioni di Lega Due. La prima chiusa con la salvezza anticipata e con i play off “scippati” nella sfida a Varese. Ma il secondo anno è quello giusto, coach Perdichizzi e la società portano a Brindisi giocatori del calibro di Joe Crispin, Omar Thomas, Giuliano Maresca, Nikola Radulovic, Sylver Bryan, Luca Infante che insieme al capitano Michele Cardinali portano Brindisi a vincere nettamente il campionato e a ritornare nell’olimpo del basket.
Il Pala Elio Pentassuglia dopo il dovuto restailing sarà pronto ad ospitare le gesta di Bobby Dixon, Chris Monroe, “Kuba” Diawara, Eric Williams, che sono solo alcuni dei nomi che la dirigenza brindisina ha firmato per cercare di non essere una meteora nel prossimo campionato di serie A.


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