Ormai da qualche tempo ho preso l’abitudine di fare colazione, al mattino, con una fetta di torta fatta in casa: genuina, naturale, energetica; forse non dietetica, ma sicuramente meno grassa delle brioches confezionate cui, per la fretta, a volte mi capita di ricorrere…
In un regime alimentare ipocalorico forse non si dovrebbe fare, è vero… però mi concedo questo piccolo vizio senza sensi di colpa perché ho scoperto che mi piace coccolarmi un po’ di prima mattina e la giornata assume fin da subito una tonalità più luminosa. E poi diciamolo: adoro stare in cucina a preparare le mie torte! Per non esagerare del tutto, rimango su preparati semplici, classici ma comunque sfiziosi: le varianti che vanno per la maggiore sono la crostata alla marmellata e la torta di mele. Ma da domenica scorsa se n’è aggiunta un’altra (che si è piazzata di prepotenza addirittura tra le preferite di mio babbo, che non va particolarmente matto per i dolci ): la torta allo yogurt.
Era da un po’ che volevo provare a ripropormi in quella che è stata una costante della mia adolescenza. Questa torta, infatti, mi ricorda gli anni in cui andavo alle scuole medie perché la preparavo sempre, insieme a mia mamma. Avevo una ricetta molto semplice, che mi era stata passata dalla mia professoressa di francese: ricordo che il foglietto con gli ingredienti era accuratamente conservato nel quaderno di francese, insieme ai testi sulla Camargue e ai dettati sui castelli della Loira, ma noi la si riproduceva a memoria tanto era facile ricordarsi le dosi. Infatti, è stato proprio con la torta allo yogurt che io ho scoperto un metodo – e una ricetta – infallibile per “andare ad occhio” in cucina Poi ho perso il quaderno (chissà dove sarà finito…) e la memoria non era più di molto aiuto quando qualche settimana fa ho deciso di riprovare.
Una veloce ricerca in internet e un breve consulto con mia cugina – la specialista della torta alla yogurt – mi hanno immediatamente fatto ricordare cosa amassi tanto di quella vecchia ricetta (oltre al risultato, ovviamente ): il fatto, cioè, che non si usa la bilancia! Infatti non è necessario pesare alcun ingrediente, ma si basa tutto sul metodo dei multipli di una unità di misura molto semplice: il vasetto dello yogurt Non si sporca quasi nulla e il risultato ha quasi dell’incredibile. Provate per credere!
Ingredienti:
- 1 vasetto (125 ml) di yogurt intero (io uso il Vipiteno, che adoro!);
- 2 vasetti di zucchero;
- 1 vasetto di olio di semi;
- 3 vasetti di farina;
- 3 uova intere;
- ½ bustina di lievito per dolci;
- zucchero a velo.
Versare in una ciotola le uova e sbatterle con una frusta per renderle spumose; unire lo yogurt, lo zucchero, l’olio e amalgamare per bene. Aggiungere la farina, setacciata, e incorporarla mescolando con un cucchiaio o una spatola dal basso verso l’alto; allo stesso modo unire il lievito. Trasferire il preparato in una tortiera di 24-26 cm di diametro, imburrata e infarinata oppure foderata con carta da forno (che per me è comodissima). Infornare a 180° per 30-35 minuti.
La decorazione classica prevede una bella spolverata di zucchero a velo, ma ci sono tante varianti sfiziose che potete divertirvi a provare. Quella che proverò io alla prossima occasione, ad esempio, è la copertura della torta con marmellata di albicocche e granelle di zucchero. Ma mi sono state suggerite anche la farcitura con la nutella (dopo aver tagliato la torta a metà); pezzettini di cioccolato e mandorle; uno strato di nutella e farina di cocco… insomma, credo che possiate sbizzarrirvi con la fantasia! D’altronde, la base è talmente semplice che si presta benissimo a qualunque variazione vi venga in mente.
A me però piace tanto la versione basic, magari ad accompagnare un buon tè pomeridiano
Bon appétit!