L'albero era al di là di una cancellata, nel giardinetto di una casa che in apparenza sembrava semi disabitata e forse proprio per questo motivo, i frutti non sono stati raccolti da nessuno.
Grandi e gonfi pendevano numerosi portandosi appresso i rami sottili, curvi e affaticati. Alcuni cachi erano già caduti a terra. "Che peccato!" ho pensato, tutti quei frutti lasciati a marcire.
Ma lo sapete che il caco proviene dal Giappone e dalla Cina? In Europa, nel '700 veniva considerata una pianta ornamentale, intorno al 1870 la prima pianta di cachi arrivò al giardino di Boboli a Firenze e solo nella seconda metà del '900 cominciò ad essere apprezzato per i suoi frutti. Proprio in Cina e in Giappone, il caco, è considerato l'albero delle 7 virtù, ognuna con un significato:
la lunga vita, la grande ombra, la mancanza dei nidi fra i suoi rami, la mancanza di tarli, la possibilità di giocare con le sue foglie indurite dal ghiaccio, e il poter fare, sempre con le foglie, un bel fuoco vivo e un buon concime per la terra.
I cachi sono il simbolo dell'autunno e dell'inverno.
Riporto qui la ricetta facile facile del mio sorbetto preferito, quello ai cachi appunto.
Sorbetto di cachi.
Se non disponete di una gelatiera , potete anche versare il composto in un contenitore, metterlo nel freezer e frullarlo ogni 5-6 minuti con il mixer a immersione, fino a che il sorbetto non raggiunge la giusta consistenza.
Lavare i cachi, tagliarli a pezzi.
Preparare uno sciroppo mettendo 150 grammi di acqua e 50 grammi di zucchero di canna in una casseruola e facendolo bollire per 5 minuti. Intanto schiacciare 300 grammi di polpa di cachi, togliere eventuali semi e i filamenti bianchi più grossi, aggiungere 1 pizzico di cannella. Mescolare bene con un frullatore a immersione per rendere cremoso il tutto. Sempre mescolando (con una spatola) incorporare lo sciroppo e 1 albume montato a neve ben ferma.
Mettere il composto nella gelatiera per circa 20 minuti.