Magazine Pari Opportunità

Un’impanatura di troppo

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Pochi giorni fa sono andata dal dottore. Approfittando che ero l’ultima e attorno a me non c’era nessuno ho iniziato a strappare fogli di giornale per prelevarvi alcune pubblicità.

Ho trovato questa:

Un’impanatura di troppo

Questa è la pubblicità dei Teneroni Casa Modena. La foto non si vede benissimo, ma noterete certo la donna al centro che recita la parte di una mamma avvenente che serve i Teneroni come fosse una cameriera.

Vi ricorderete certo gli spot, parecchio sessisti, con due figli maschi che non amando il pranzo della mamma utilizzano un telecomando come se questa fosse una sorta di schiava a comando.

Qui invece abbiamo la donna sorridente che esaudisce le pretese di un figlio ovviamente maschio. Questo segue la linea di tutti gli spot dove le donne pare che debbano sempre soddisfare ogni tipo di voglia maschile: da quella sessuale a quella del palato e via dicendo…

Ora non ho nulla contro il ruolo di madre ma lo spot lo descrive in modo meramente schiavistico: veder scritto ” oggi mio figlio mi ha chiesto..” seguito da “oggi è più facile essere mamma” mi sembra una presa per il culo.

Viviamo in un Paese dove le donne devono rinunciare spesso ad essere madri per il lavoro o a lavorare per essere madri. Essere mamma in Italia è veramente difficile. Poco importa per questa ditta. Per Casa Modena basta un sorriso e un Tenerone per alietare i figli maschi convincerli che le mamme siano delle Wonderwoman.

Non è certo un fatto casuale nè un errore che la Casa Modena abbia rappresentato una donna secondo stereotipi di genere.

Un’impanatura di troppo

Questo è un altro loro prodotto. Guardate la pubblicità. Sono passati dalla casta donna di casa alla donna-oggetto.

Il reggiseno è un accessorio più erotico che funzionale, associato spesso alla cura dell’aspetto estetico. Associato persino al pudore, fino al ’70  in spiaggia non potevi nemmeno toglierlo pena atti osceni in luogo pubblico. In quegli anni però li bruciavano in piazza, ora invece li vogliono impanati dentro le padelle delle nostre mura domestiche.

Questo accessorio è come una cintura di castità: ti prende il seno, te lo strizza, te lo solleva..insomma ce n’è di tutti i gusti. Adesso abbiamo anche la versione impanata, per la gioia degli uomini che hanno fantasie di cannibalismo su di noi. Quasi tutte le pubblicità che rappresentano una donna sexy alludono al cannibalismo. Avevo fornito degli esempi nel post “provale e degustale“. Questo cannibalismo sarebbe però un allusione al rapporto sessuale. Casa Modena ha introiettato i due stereotipi femminili, riutilizzandoli secondo il prodotto da pubblicizzare:

Prodotto infantile: donna di casa casta ma allo stesso tempo avvenente.

Prodotto per consumatori eterni adolescenti con gli ormoni impazziti: reggisenino impanato.

Immagino che questa volta sarà la moglie in giarrettiera e perizoma a cucinare per i propri mariti.

Sicuramente per Casa Modena gli uomini che sono cresciuti da una madre cameriera a suon di Teneroni ora vorranno che la stessa gli dedichi uno striptease in cucina, della serie “donna schiava, cucina e chiava“.

Mi domando due cose:

- Casa Modena Giravolte sono prodotti destinati a consumatori maschi che siccome non vogliono perdere tempo ai fornelli, in quanto roba da donne, optano per i prodotti che si cucinano in 5 minuti;

- Casa Modena Giravolte sono rivolti a consumatori maschi che vogliono dalla moglie la cena  pronta in pochi minuti, in quanto devono avere anche tempo per chiavarsela.

Tutte queste domande perchè l’apparizione di quel reggiseno è avvolta da un aura di mistero.



Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog