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Alla manifestazione degli indignati di sabato 15 ottobre non ci sono andata.
Innanzitutto perché sapevo che ci sarebbero stati disordini. (Anzi, mi chiedo, perché io lo sapevo e il Ministero dell’interno invece no!)
E soprattutto non ci sono andata perché avevo il Piccolo malato e sono rimasta a casa con lui.
Ma ho avuto modo ugualmente di partecipare anche io all’indignazione generale. E mi sono indignata tantissimo, sia pur dalla finestra di casa mia.
Mentre seguivo la diretta su Repubblica TV infatti, dalla Piazza si sentivano rumori, esplosioni provocati dalle bombe carta, sirene, elicotteri e urla. Abitando fuori dalle mura però pensavo di essere al sicuro. Intorno alle 17.00 invece abbiamo cominciato a vedere in strada degli strani movimenti sotto casa e i black bloc che arrivavano a gruppi incendiando cassonetti e cartoni lungo la via.
Non so chi li abbia fatti introdurre alla Manifestazione. Chi abbia dato loro modo di lasciare le loro armi lungo il percorso del corteo già dal giorno prima.
Che siano stati dei provocatori pagati con lo scopo di deviare l’attenzione generale dall’immensa manifestazione pacifica? Fantapolitica? Chi può dirlo?
Qui però materiale per indignarsi ce n’è a iosa.
Ve lo mostro senza altri commenti. Le immagini lo fanno da sole. So bene che rispetto ai disordini di Piazza San Giovanni questo può sembrare niente, ma vi assicuro che vederlo dal vivo con i propri occhi faceva davvero molta impressione.