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Un Innovativo Ecosistema per l’Informazione Digitale

Creato il 25 settembre 2013 da Pedroelrey

E’ notizia di ieri che Flipboard ha raccolto altri 50 milioni di dollari per finanziare ulteriormente il suo sviluppo. Il nuovo finanziamento porta la valutazione della startup che fornisce il popolare servizio di “lettura sociale”, di aggregazione delle notizie, a ben 800 milioni di dollari, la metà della capitalizzazione di mercato del «The New York Times». Aspetto che fa riflettere su come la aggregazione di contenuti abbia attualmente per le persone, e per il mercato un valore superiore rispetto alla produzione di singole informazioni come dimostra la recente cessione a Jeff Bezos del «The Washington Post» per 250 milioni di dollari, poco più di un quarto del valore del più popolare degli aggregatori di notizie.

In questo quadro vede, finalmente, la luce Etalia, start-up fondata due anni fa dall’accelleratore d’impresa dell’Università della Svizzera Italiana, presentata in anteprima al Festival Internazionale del Giornalismo del 2012, che dopo un lungo periodo di raffinamento e beta test sarà lanciata il 7 Ottobre prossimo.

Anche se a prima vista Etalia potrebbe sembrare un altro aggregatore le differenze sono sostanziali sia in termini di logiche di aggregazione che di modello di business e, soprattutto, di revenue sharing

“Et alia”, “e altri” è una locuzione latina solitamente usata nelle citazioni, per indicare che oltre all’autore citato esistono anche altre fonti che trattano il medesimo argomento. Proprio quello che accade su Etalia, dove il punto di vista su una notizia non è mai unilaterale: su ciascun argomento il lettore può consultare una pluralità di fonti, confrontandole e contribuendo con un proprio contenuto, che potrà essere messo a disposizione degli altri utenti per arricchire il patrimonio di informazioni.

Etalia è una piattaforma per la diffusione di contenuti, che permette agli utenti di consultare e condividere notizie provenienti da molteplici fonti editoriali, aggiornate in tempo reale, costruire veri e propri giornali personalizzati e fondare nuove testate digitali. Il tutto incentivato da un innovativo modello di business.

Gli utenti di Etalia avranno a disposizione strumenti flessibili per la lettura e la produzione di news, in grado di ampliare le possibilità di accedere alle fonti di informazione con reciproci vantaggi per autori e lettori.

“I contenuti vengono importati sulle nostre macchine e sono indicizzati semanticamente, non ci limitiamo ad aggregarli”, ha spiegato Aldo Daghetta, CCO di Etalia e Country Manager di Etalia Italy, in una sua recente intervista sul «Corriere della Sera».

Per ogni articolo letto all’interno di Etalia, la piattaforma trattiene il 25 per cento della pubblicità mentre al sito consultato viene corrisposto il 75 per cento. A tutti, senza distinzione, dagli editori – che in molti casi hanno già sottoscritto accordi con la piattaforma – ai giornalisti freelance ed ai professionisti, ai blogger, Etalia offre un modello di business unico per monetizzare finalmente in misura adeguata il frutto della propria attività, introducendo un sistema di redistribuzione dei ricavi provenienti sia dalla vendita del contenuto sia dalla pubblicità associata, gestita da Adalia, una piattaforma prodotta internamente che venderà le inserzioni in base a un sistema d’asta in tempo reale.

I “journals” pubblicati su Etalia possono essere gestiti da una singola personaa opure, proprio come i giornali veri, da un gruppo di utenti, ciascuno con un suo ruolo e una sua prerogativa come avviene nelle redazioni.

Etalia è la nuova casa dell’informazione per andare oltre le singole fonti informative ed i tradizionali aggregatori di notizie, il primo information network su misura, totalmente personalizzato sulla base degli interessi dell’utente.

Etalia Locandina Presentazione


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