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Un’inquietante simmetria di Audrey Niffenegger

Creato il 22 febbraio 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

Audrey Niffenegger;

Un’inquietante simmetria di Audrey Niffenegger
Audrey Niffenegger (South Haven, 13 giugno 1963) è una scrittrice statunitense.

È l’autrice del bestseller La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo, pubblicato in Italia dalla casa editrice Mondadori nel 2005. Il romanzo racconta l’intensa e complicata storia d’amore tra Henry DeTamble, un bibliotecario di Chicago che si trova a viaggiare nel tempo a causa di una strana malattia genetica, e la moglie Clare Abshire, conosciuta durante uno dei suoi involontari viaggi. Dal romanzo è stato tratto il film Un amore all’improvviso con Eric Bana e Rachel McAdams, uscito nelle sale nel 2009.

La Niffenegger è anche artista, autrice di racconti brevi e docente al Columbia College e al Interdisciplinary Book Arts MFA di Chicago, città in cui vive.

Un’inquietante simmetria di Audrey Niffenegger
Titolo: Un Inquietante Simmetria (isbn:9788804593836)
Autore: Audrey Niffenegger
Serie: #
Edito da: Mondadori
Prezzo: 20,00€
Genere: Adult Fantasy, Fantasmi
Pagine: 439 p.
Voto:
Un’inquietante simmetria di Audrey Niffenegger

Un’inquietante simmetria di Audrey Niffenegger

Trama:

Le due gemelle Julia e Valentina conducono l’esistenza protetta eppure piena di interrogativi tipica degli adolescenti americani. Un giorno ricevono una misteriosa missiva indirizzata loro dalla zia materna Elspeth. gemella a sua volta della loro madre e mai conosciuta. Dalla lettera apprendono della morte della misteriosa zia e di avere ereditato il SUO appartamento londinese, a una condizione però: che accettino di viverci per un anno, dandosi il tempo e il modo di conoscere finalmente una parente così prossima eppure mai incontrata prima. Dopo mille tentennamenti i genitori delle due ragazze danno il loro assenso. Quello che Julia e Valentina troveranno ad attenderli è un bizzarro e affascinante appartamento prospiciente il suggestivo cimitero di Highgate, in un palazzo abitato da curiosi personaggi che conoscevano assai bene la zia. Elspeth dal canto suo è tutt’altro che scomparsa, e ben presto comincia a dare inquietanti segnali della sua presenza all’interno della casa, segnali a cui Valentina è particolarmente sensibile.

Citazione: Fuori, Londra si stava svegliando. Robert giaceva sul letto con gli occhi chiusi e ascoltava il traffico sulla strada, i passi nel corridoio. Sapeva che presto avrebbe dovuto aprire gli occhi, staccarsi dal corpo di Elspeth, mettersi a sedere, alzarsi, parlare. Presto ci sarebbe stato il futuro, senza Elspeth. Tenne gli occhi chiusi, inalò il suo odore, sempre più tenue, e aspettò. (pag. 12)

La recensione presenta forti spolier. Mi scuso con i lettori ma è stato l’unico modo che ho trovato per poter spiegare il motivo di un voto così basso.

Recensione:

“Un’inquietante simmetria” è purtroppo uno di quei libri che si possono amare alla follia o, viceversa, odiare visceralmente. Dopo il grandissimo successo de “La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo”, l’impossibilità di apprezzare appieno questo romanzo come ci saremmo aspettati lascia un po’ spiazzati.

Lo stile della Niffenegger è come sempre molto elegante, accurato ed evocativo, forse un po’ più cupo e tormentato rispetto al suo primo romanzo, ma è altrettanto vero che i due lavori non hanno praticamente niente in comune l’uno con l’altro, anche se restiamo comunque a un ottimo livello narrativo. La penna è della Niffenegger e si percepisce da ogni parola, ogni frase e ogni paragrafo.

La trama è assolutamente inquietante, ingarbugliata ma con uno scarso approfondimento psicologico dei personaggi; le tematiche affrontate sono moltissime, a partire dal rapporto fra gemelle, la morte, i rapporti familiari,  la vita dopo la morte, le fobie psicologiche, il sacrificio e non ultimo il più importante: l’egoismo. Tutti i personaggi manifestano diverse forme di egoismo dalle più innocue alle più abissali come quella che porta al sacrificio di una persona amata pur di sopravvivere, nonostante la consapevolezza che il proprio tempo sia ormai scaduto.

In definitiva un libro ben scritto ma decisamente paradossale in molti dei suoi passaggi, e in altri decisamete poco credibile. Benchè disposti ad accettare che sia l’egoismo la colonna portante di tutte le azioni e i comportamenti dei personaggi, dobbiamo ammettere che partendo dal grande “segreto” delle sorelle Edwina e Elspeth, all’improvvisa attrazione fra Robert – ex compagno di Elspeth -  e Valentina, per finire agli innaturali comportamenti tenuti dai genitori delle gemelle e dai colleghi di Robert tutto porta ad una realtà  assolutamente distorta e quasi senza senso. La maggior parte di questi personaggi sembrano agire seguendo la logica personale dell’autrice ma poco hanno a che vedere con la vita reale.

E’ vero che il romanzo ha delle tracce di fantasy, costituite soprattutto dalla presenza del fantasma di Elspeth nell’appartamento delle gemelle, ma tutta la grandezza narrativa si accentra proprio nel voler inserire “il fantastisco nel reale“. E’ questo quello che rende inquietante e particolare il romanzo nel suo genere. Nessuno trova preoccupante un assassino che uccide con una sola parola in un fantasy con elfi e draghi, perchè è perfetto il contesto del “fantastico” e la nostra mente non si trova minacciata, il campanello d’allarme scatta quando inseriamo la stessa figura in un contesto reale e l’autore riesce a far credere con maetria che quell’uomo potrebbe essere il tuo vicino di casa che conosci da  tutta una vita. Ecco perchè “Un inquietante simmetria” inizia bene ma finisce semplicemente nel ridicolo, perdendo ogni traccia di inquietudine: perchè perde la capacità di soggiogare la mente.

Il lettore non si spiega assolutamente come possa un uomo che ha perduto la donna che ama da un anno, una donna più adulta e più grande di lui e che amava anche se non soprattuto per questo, perdere la testa per la nipote di questa che conta quasi dieci anni meno di lui. Che poi, in realtà, Valentina è servita solo come rimpiazzo perchè lui non ha mai smesso palesemente di pensare e cercare di contattare la compagna perduta… Ma allora dove sta l’amor proprio della stessa Valentina? Quanto vile e passivo può arrivare a essere Robert quando poi si ritrova complice della morte di una persona che sta iniziando ad amare per seguire la follia di un morto?

Il rapporto fra gemelle è stato presentato come qualcosa di malato, perverso e soffocante dall’autrice. Indubbiamente avere un gemello/a è qualcosa di unico e incomprensibile, per chi non ha avuto la fortuna di provarlo, ed è altrettanto vero che il rapporto fra i due può sfociare nell’amore morboso o nell’odio assoluto ma in entrambi i casi, per quanto i sentimenti possano essere soffocanti e contrastanti, la decisione di Valentina è semplicemente ridicola in tutta la sua interezza, fa quasi scoppiare a ridere quando il lettore si rende conto di quanto irreale, folle e debole sia questa ragazza, la sua illogicità è quasi commuovente… Non avere il coraggio di staccarsi dalla gemella che si prende cura di lei da tutta la vita, anche se con sprazzi incredibili di egoismo che potevano essere tranquillamente contrastati con un minimo di sicurezza in più da parte della stessa Valentina… Con la morte!

Il resto è semplicemente troppo irreale e illogico da poter commentare senza finire inevitabilmente per fare un riassunto di tutta la trama. Perfino le reazioni dei genitori delle gemelle sono sempre sembrati strane e innaturali, dall’inizio alla triste fine del romanzo.

Una storia che vale veramente la pena di leggere in tutta questa follia priva di gusto (vogliamo davvero dimenticare anche la scena di sesso con lo zombie, davvero, è realisticamente troppo) è quella di Marijke, Martin e Julia. Julia che, con il suo carattere irruente, decide a tutti i costi di aiutare le schizofrenie di Martin per aiutarlo ad uscire di casa, per incoraggiarlo a tornare alla vita, dalla moglie che lo ha lasciato perchè incapace di sopravvivere con le manie del marito nonostante il suo grande amore per lui. Julia che con la sua giovane età finisce comunque per subire il fascino un po’ inquietante di Martin e che vorrebbe tenerlo per se e la dolcezza dello stesso Martin che riesce comunque a mantenere saldo il suo amore per Marijke.

Questa è una parte della storia che merita di essere letta, tutto il resto è pura follia. Scritta benissimo ma semplicemente morbosa, una storia che il lettore “deve” odiare (almeno si ritiene sia questo lo scopo dell’autrice, speriamo).

Un libro piuttosto vuoto alla fine, che si conclude con un funerale, una nascita e un mare di dolore che ti lascia solo a voltare l’ultima pagina, rilasciare un bel sospiro e pensare: “Beh, è finito, è allora?”. Deludente.


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