Magazine Diario personale

Un insano buonismo ci sta uccidendo

Da Tabulerase

buonismo

Insapore, inodore, impalpabile, invisibile. Ma c’è ed è come un virus, che negli ambienti mentali e culturali sovraffollati da certa sinistra si diffonde a velocità della luce.

E’ sufficiente per attivarlo qualche parola-chiave: rom, immigrati, perdonare, società, cittadinanza, sussidio, casa.

E ti ritrovi a pensare che forse è giusto donare una casa ad ogni immigrato solo perché è venuto a trovarci, magari non proprio legalmente; e perché non dargli anche un sussidio mensile, solo perché ha avuto il buon gusto di scegliere l’Italia tra tanti paesi nel mondo. Giusto. E perché allora non forzare i Rom ad entrare in case popolari? Giusto. E perché allora non dare un reddito di cittadinanza a tutti (ma si, diamolo anche agli italiani già che ci siamo, anche se non ci sono simpatici) solo perché respirano? Giusto.

Ecco, quando cominci a pensare che in fondo lo Stato è un garante, un pozzo senza fondo di soldi che possono dare la felicità ad ogni essere umano, che basta stampare moneta o rapinare chi lavora duro del suo guadagno con una bella tassa sulla ricchezza – che in quanto tale sicuramente è frutto di un furto – quando cominci a pensare questo, se hai un momento in cui torni in te, cerca di capire che devi curarti perché sei stato preso dal buonismo.

Quel virus che porta a pensare come esatte le seguenti teorie:

  1. chi è ricco ha rubato qualcosa a tutti gli altri
  2. chi è povero è sicuramente sempre un derubato
  3. chi lavora non sa che cosa si perde dei piaceri della vita, a cominciare da una bella manifestazione in piazza contro i padroni
  4. chi studia è un secchione
  5. tutti devono avere una laurea
  6. tutti devono avere un reddito assicurato, una pensione assicurata, un lavoro assicurato
  7. chi uccide, violenta, rapina è una vittima di questa società
  8. chi è immigrato in Italia ha sempre ragione perché è vittima del colonialismo passato degli sporchi occidentali
  9. chi è immigrato in Italia, non cerca lavoro e ci ruba in casa, magari stuprandoci la moglie, in fondo è vittima del consumismo e delle illusioni che crea questo sporco capitalismo

Se ti riconosci in qualcuna di queste teorie corri ai ripari e comincia a riguardarti i libri di gente come Einaudi, Hayek, Friedman e a ristudiarti personaggi come la Thatcher, perché sei veramente grave.

E comincia a renderti conto che:

  1. lo Stato è un’organizzazione che serve per regolare la nostra convivenza civile, non è una mucca e funziona con i nostri soldi, non può fabbricarli altrimenti crea disastri economici, e deve avere i conti in ordine per consentire il nostro poterci sviluppare e crescere in libertà
  2. se lo Stato funziona correttamente non rapina i suoi cittadini con le tasse che superano il tollerabile (una pressione tollerabile è quella che oggi hanno gli inglesi, non noi)
  3. chi lavora produce ricchezza che lo Stato può anche in parte redistribuire, altrimenti ciccia
  4. chi studia un giorno scoprirà una cura per la tua malattia: lascialo progredire e dagli gli strumenti e ogni tanto – se ti va – anche un riconoscimento
  5. chi uccide, violenta, rapina ha fatto una scelta personale – nessuno l’ha obbligato – e quindi è il solo responsabile dei suoi gesti
  6. chi è immigrato in Italia è il benvenuto se viene legalmente e rispetta le nostre leggi
  7. chi è immigrato in Italia non ha più diritti degli italiani e questi ultimi non hanno alcun diritto di pretendere dallo Stato ciò che possono farsi da soli e meglio.
  8. se accetti tutto questo potrai avere uno Stato che assicura a tutti pari opportunità di competere, dalla nascita, e a tutti a seconda del loro merito. Chi non fa nulla per meritare, nulla deve rivendicare.

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