il risotto con le pere volpina..
Ingredienti: 350 gr di riso carnaroli, 1 spicchio d’aglio, 4 pere volpina, 60 gr. di gherigli di noce,½ bicchiere di vino bianco secco, burro, olio extravergine d’oliva, abbondante parmigiano grattugiato, buon brodo di carne.
In un tegame di coccio faccio soffriggere in un cucchiaio d’olio l’aglio finemente tritato, quando è rosolato aggiungo il riso e le pere affettate, amalgamo bene per farli insaporire , sfumo con il vino bianco e quando è evaporato verso il brodo caldo e porto a cottura . Al termine della cottura metto nel tegame i gherigli di noce spezzettati grossolanamente con le mani, una abbondante grattugiata di parmigiano e una spolverata di pepe, mescolo delicatamente e faccio riposare il risotto per un minuto prima di servirlo ben caldo.
Alcune curiosità…
Il pero volpino è un antico albero da frutto originario della Romagna, dove era utilizzato per sostenere i filari di viti ed è proprio nei vigneti, o nei pressi dei casolari di campagna, luoghi dove lo si ritrova tuttora.
E’ una pianta longeva, molto vigorosa, rustica e robusta, a portamento espanso che produce pere piccole, di color marrone brunastro tendente al rugginoso, dalla forma rotondeggiante sferica e appiattita, con il peduncolo lungo, sottile e ricurvo.
La cavità calicina è piccola e poco profonda.
La buccia molto spessa è ruvida al tatto, con colore di base verde ma con rugginosità diffusa che copre totalmente il frutto.
La polpa è color crema, poco succosa, croccante ed asprigna ed ha una elevata consistenza, una media granulosità, e una elevata presenza di sclereidi.
Rimane consistente anche a maturazione, tanto da dover essere consumata solamente previa cottura.
Il frutto presenta un elevatissimo contenuto di fibra, caratteristica che rende la pera volpina particolarmente adatta ai regimi dietetici dimagranti non solo per il ridotto apporto calorico, ma anche perché la fibra non solubile assorbe parte degli zuccheri ingeriti con le altre sostanze, aiutando quindi a ridurne l’assimilazione.
Viene raccolta in novembre, dopo le prime brinate, e la pera volpina è da comprendersi tra i frutti autunnali coltivati e consumati in epoche passate.
Il suo gusto viene esaltato dalla cottura in un buon vino rosso, intere con la loro buccia, zucchero quanto basta e aromatizzate con cannella e chiodi di garofano.
Il nome sembra sia dovuto al fatto che le volpi ne siano molto ghiotte.
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